Dio esiste e vive a Bruxelles, la recensione della geniale commedia di Jaco Van Dormael

Se le nostre vite siano governate da un Dio o da qualche forza cosmica è uno dei misteri che talvolta ci affliggono. Eppure, secondo il regista belga Jaco Van Dormael, Dio esiste e vive a Bruxelles, ma non è assolutamente come lo immaginiamo. Innanzitutto è interpretato dal poliedrico e folle Benoit Poelvoorde e in secondo luogo è volgare, violento, cinico ed egoista. Ebbene sì, Dio non ha poteri, vive in una casa come tutti, ha una moglie repressa (Yolande Moreau) che non ricorda di essere una dea e una figlia, Ea (Pili Groyne), che disapprova la sua gestione del mondo. Se la fetta di marmellata cade dal lato sbagliato o la fila accanto è quella più veloce è colpa di Dio che si diverte a rendere la vita ingiustamente complicata; una crudeltà a cui Ea, come il buon Gesù (qui ribattezzato JC), si ribella inviando a tutti gli esseri umani la data del loro decesso.

Dio-esiste-e-vive-a-BruxellessDopo lo splendido e incompreso Mr. Nobody era difficile fare di meglio. Eppure Jaco Van Dormael con questa complicatissima opera è riuscito nell’impresa. Dio esiste e vive a Bruxelles è una commedia originale che, sin dallo splendido prologo, ci catapulta in un cinema dell’assurdo che incrocia la poesia, la delicatezza e la visionarietà di Jean-Pierre Jeunet con l’ironia e il cinismo delle migliori opere dei fratelli Farrelly. Tutte le ambiziose premesse lanciate nella introduzione non vengono mantenute ma poco importa al pubblico in sala perché Dio esiste e vive a Bruxelles non è solo un’opera intelligente, emozionante e divertente ma è anche un invito a riflettere sulla vita e sulla morte; un obiettivo che il regista belga, nonostante le difficoltà, consegue ripetendo l’ordine della Bibbia e introducendo Ea, la sorella di Gesù, la protagonista e la narratrice delle parti più convincenti della pellicola. Inoltre l’attenzione di Van Dormael alla pittura e alla musica rende Dio esiste e vive a Bruxelles un vero e proprio affresco cinematografico; un’opera che, attraverso dei personaggi sopra le righe, delle situazioni paradossalmente divertenti (la relazione amorosa tra Catherine Deneuve e il suo “amante” è una delle cose più esilaranti del film) e un pizzico di nostalgia, inserisce Van Dormael tra i registi più geniali e visionari di sempre.

Dio esiste e vive a Bruxelles verrà distribuito da I Wonder Pictures in tutti i cinema italiani il 26 novembre 2015.

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