The Visit, il brillante ritorno al cinema horror di M. Night Shyamalan

L’horror è un genere tanto affascinante quanto pericoloso. Le idee brillanti scarseggiano e l’effetto déjà vu è dietro l’angolo. Quante volte avete visto un film sapendo tutto quello che sarebbe successo sin dai titoli di testa? La domanda è ovviamente retorica perché di film capaci di incollare lo spettatore alla sedia e di sorprenderli con un finale originale ce ne sono sempre meno. Uno dei più memorabili è Il sesto senso, il capolavoro che ha lanciato M. Night Shyamalan, un regista che, dopo l’interessante Unbreakable e il discreto The Village, non ne ha più azzeccata una.

Almeno fino a The Visit, un film che, nonostante la produzione di Jason Blum e l’abusato genere mockumentary, si è rivelato uno degli horror più interessanti dell’anno. Dimenticate Paranormal Activity e le tremila copie fini a loro stesse, prendete il meglio dal cinema di Blum e Shyamalan, inserite qualche notevole salto sulla sedia e un finale sconvolgente e il risultato è servito. Il film racconta la storia di Becca (Olivia DeJonge) e Tyler (Ed Oxenbould), due adolescenti che, per lasciare un po’ di spazio ad una madre fresca di divorzio (Kathryn Hahn), decidono di conoscere i nonni (Deanna Dunagan e Peter McRobbie); ma la “visita” non andrà secondo le aspettative perché i nonni inizieranno ad avere dei comportamenti molto strani e inquietanti…

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Dopo l’improvvisa cancellazione di Wayward Pines M. Night Shyamalan aveva bisogno di dare una svolta alla sua carriera. E la svolta è arrivata con il ritorno al genere che l’ha lanciato, l’horror. The Visit è infatti un’opera fortemente voluta dal creatore de Il sesto senso che, finanziando il progetto, si è liberato da qualsiasi controllo costrittivo di Hollywood. Quale ruolo abbia avuto Blum in tutto questo non ci è dato saperlo, ma sicuramente il produttore di Insidious ha il merito di aver permesso a Shyamalan di realizzare il film che aveva in mente. Tornano infatti molti degli elementi caratterizzanti il suo cinema, dai giovanissimi protagonisti agli inquietanti silenzi, fino all’epilogo originale e destabilizzante. Shyamalan manipola lo spettatore permettendogli di osservare attraverso le telecamere del film quello che i poveri protagonisti non possono vedere.

Così, da amanti del genere, ci troviamo a sbirciare consapevoli di sapere già tutto quando in realtà siamo solo le pedine di un autore che ha finalmente ritrovato un po’ di sana ispirazione. E a dimostrazione di questo non c’è solo un film brillante e originale ma anche un mockumentary che dimostra quanto il genere più abusato dal cinema horror possa trovare nuova linfa nelle mani di un regista e un autore abile come Shyamalan. Inoltre quello che rende The Visit un’opera speciale non è solo la tecnica ma anche i due giovani protagonisti che, attraverso una performance credibile e allo stesso tempo fresca e divertente, catalizzano l’attenzione del pubblico in sala. Il risultato è un film che incuriosisce, spaventa, diverte e destabilizza. Abbiamo tutto sotto i nostri occhi ma non riusciamo a vederlo. La magia è riuscita, quel prestigiatore di M. Night Shyamalan è tornato…

Universal Pictures distribuirà The Visit in tutti i cinema italiani il 26 novembre 2015.

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