A Venezia 69 un cortometraggio su Johnny Depp e la sua amicizia con il ristoratore Cristiano Vitale

Approda alle giornate degli autori nella sezione Venice Nights un piccolo documentario dal titolo My Friend Johnny di Alessandra Cardone, che racconta l’incontro tra Johnny Depp e un suo amico veneziano che, dall’epoca delle riprese del film The Tourist, non ha smesso di aspettarlo. Aneddoti e racconti si susseguono fornendo uno spaccato significativo sulla vita di un uomo come tanti rapito dalla “celebrità”. A Venezia tutti conoscono Cristiano Vitale. Dall’epoca del loro incontro la domanda è sempre la stessa: e se Johnny Depp tornasse?

L’incontro è causale, Johnny Depp si ritrova una sera a cena al ristorante la Rosa Rossa, se ne innamora. Comincia a trascorrervi lunghe serate insieme al proprietario – Cristiano Vitale – e allo staff del ristorante. Affascina tutti, in primis Cristiano che da quel momento non ha mai smesso di sperare che Johnny Depp possa un giorno tornare. Quell’incontro lo ha trasformato, gli ha dato illusioni e false speranze e da allora tutto, dai capelli alla punta degli stivali, tradisce la volontà di assomigliare al divo. “L’idea di poter entrare a far parte, anche solo per qualche attimo, della vita di un personaggio famoso – dice Alessandra Cardone – è qualcosa che appartiene a molti. E’ un desiderio che può essere vissuto con disincanto e con la consapevolezza che la vita vera è un’altra cosa, ma cascarci è davvero molto più facile di quello che sembra. Questo è quello che ho voluto raccontare, dice l’autrice che conclude – A volte una “piccola fortuna” può rivelarsi un boomerang

Alessandra Cardone è nata a Milano nel 1975. Ex copywriter, lavora per anni in grandi agenzie pubblicitarie milanesi, finché non approda prima alla sceneggiatura con Gaetano Sansone, e poi alla regia, con il suo primo cortometraggio Aspettando Hollywood (2006), selezionato in molti festival e premiato in alcuni. Nel 2008 vince la menzione speciale ai “nastri d’argento” per la sceneggiatura di boxing paradise di Stefano Quaglia. Gira alcuni film pubblicitari e continua a lavorare per la pubblicità, fino al 2008, quando decide di dedicarsi esclusivamente alla regia e alla sceneggiatura. Insieme agli spot, gira i cortometraggi Beneficenza (2010), Chapeau! (2011), il documentario Le Tessitrici di Guri i Zi (2011). Attualmente sta finendo la post-produzione di Questioni di Etichetta, cortometraggio con Bebo Storti, Ugo Conti e Francesco Montanari e sta lavorando al suo primo lungometraggio.

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