Il 4 Aprile esce Act of Valor di Mike “Mouse” McCoy e Scott Waugh, un film che porta sul grande schermo un gruppo di veri SEAL della Marina Americana alle prese con una difficile e adrenalinica missione da portare a termine. McCoy già qualche tempo prima, aveva realizzato un documentario sui NAVY SEAL intitolato Dust to Glorye Step Into Liquid, e grazie alla sceneggiatura di Kurt Johnstad (300) ha portato al cinema un vero e proprio film su questa forza armata americana che ogni giorno rischia la vita per il proprio paese. Un gruppo di filippini assoldati da un terrorista ceceno hanno in programma di farsi esplodere in varie città americane, grazie ad un giubbetto imbottito di particolari piccole sfere di ceramica che possono esplodere e devastare l’ambiente circostante in modo molto incisivo. Il Comandante Rorke e la sua squadra speciale devono sventare la minaccia e portare in salvo un agente della CIA in ostaggio dell’organizzazione criminale in Messico. Estremamente addestrati e mossi da regole e ideali, questi SEAL ci portano all’interno del loro mondo fatto di pericoli, rinunce e un costante pensiero della morte sempre dietro l’angolo. McCoy cerca di raccontare la figura di un SEAL sia dal punto di vista umano del suo legame con la famiglia e la difficoltà di lasciare i suoi cari ogni volta che parte per una missione senza avere la certezza di tornare a casa, sia dal punto di vista dell’azione e della freddezza nel prendere decisioni e fare il proprio dovere in nome di un’idea di giustizia e fiducia nel Paese che gli ha dato una vita e una casa.

Gli appassionati dei videogiochi non potranno non notare delle caratteristiche in comune con Call of Duty: Modern Warfare e altri giochi stile sparatutto in prima persona, sia per quanto riguarda le ambientazioni, sia per le inquadrature e la colonna sonora che accompagna l’intero film. Infatti sembra che il regista abbia reso in carne ed ossa proprio i personaggi di questi famosi prodotti ludici, realizzati in modo talmente meticoloso da ricreare perfettamente il vero comportamento delle forze armate americane in guerra o in altrettanto difficili operazioni. La scelta in parte coraggiosa di scegliere dei veri Navy Seal come protagonisti del film si è rivelata tuttavia adeguata, poiché essi hanno recitato in modo abbastanza soddisfacente anche nelle scene dedicate di più al dialogo e non si sente la mancanza di grandi nomi nel cast. Accanto a loro gli attori professionisti Nestor Serrano, Roselyn Sanchez, Alex Veadov e Jason Cottle. La storia del film è ispirata ad una reale operazione portata a termine dalle United States Navy Sea, Air & Land Forces, anche se il regista l’ha resa più una cronaca romanzata con un ritmo che non cala mai di un tono e l’azione, il pathos e l’adrenalina la fanno da padrone con scene emozionanti, coinvolgenti, in cui lo spettatore riesce difficilmente a distogliere lo sguardo. Come tecniche di ripresa sono stati utilizzati molto la soggettiva, i primi piani e il camera car, e la sensazione predominante è quella di sentirsi parte del gruppo di SEAL tra sparatorie, guerriglie e intense esplosioni. Un film sicuramente consigliato agli amanti dei film di guerra, d’azione e del mondo dei videogiochi, ma anche il resto del pubblico potrebbe apprezzarlo per il lato emotivo e commovente che si svela soprattutto verso il finale. La parte narrativa che esula dalla pura azione tuttavia, appare forzata e povera di originalità, inciampando in situazioni scontate e sdolcinate, dove si fanno strada un eccessivo patriottismo e un eccessivo sottolineare il legame che unisce i SEAL tra di loro in modo troppo viscerale.

Tuttavia Act of Valor risulta un buon mix di racconto eroico e tecniche cinematografiche d’avanguardia  che, mischiando realtà e finzione, porta sul grande schermo l’essenza dei SEAL in un modo diverso dagli altri film realizzati fino ad oggi, facendo trapelare tuttavia una sorta di propaganda per l’arruolamento, necessaria forse in un periodo così confuso e particolare come il presente.

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