Adaline: L’eterna giovinezza, la recensione del nuovo film di Blake Lively

Il 23 aprile Eagle Pictures distribuirà in tutti i cinema italiani Adaline: L’eterna giovinezza. Diretto da Lee Toland Krieger ed interpretato da Blake Lively, Harrison Ford, Michiel Huisman ed Ellen Burstyn Adaline: L’eterna giovinezza è una spettacolare storia che racconta di come l’amore possa trascendere il tempo.

Trama Adaline: L’eterna giovinezza

Adaline (Blake Lively) nasce nel 1908 e smette di invecchiare a 29 anni. Un misterioso incidente d’auto la paralizza in una eterna giovinezza che è un dono ed allo stesso tempo una condanna perché la costringe a vedere amici, parenti e perfino la sua stessa figlia (Ellen Burstyn) invecchiare prima di lei. Giunta però nel ventunesimo secolo Adaline incontra Ellis Jones (Michiel Huisman) e riscopre l’amore tornando a vivere pienamente la propria vita. Ma una serie di strani imprevisti la metteranno nella difficile condizione di non scappare più e di affrontare una volta e per tutte la sua misteriosa e magica realtà.

centro adaline

Recensione

Dopo The Fountain, Il curioso caso di Benjamin Button e Tuck Everlasting, Hollywood torna a parlare di eterna giovinezza nel nuovo film con protagonista la star di Gossip Girl Blake Lively. Un film che, pur avendo delle premesse a dir poco ottime, si rivela un prodotto riuscito solo in parte. Ma andiamo più nel dettaglio. Il vero problema dell’esordio dietro la macchina da presa di Lee Toland Krieger è la sceneggiatura di Salvador Paskowitz e J. Mills Goodloe che risulta forzata in molti aspetti del film. In primis nell’uso della voce fuori campo. Infatti se la tanto amata/odiata voce narrante è perfetta per un trailer, il discorso per i film è decisamente diverso e Adaline: L’eterna giovinezza utilizza con poca parsimonia e poco ingegno questo particolare espediente cinematografico. Poi c’è la delusione nel vedere il film ambientato tutto ai giorni nostri quando con una storia di questo genere si sarebbe potuto osare molto di più e non ridurre i 107 anni di vita di Adaline a meri e veloci flashback sparsi qui e li.

Altro punto a sfavore del film è l’eccessiva mescolanza tra l’aspetto fantastico della storia e teorie astrali/astrologiche/scientifiche buttate a caso nel tentativo di dare una spiegazione logica al “dono” di Adaline. Ma passiamo ora agli aspetti positivi. La regia di Lee Toland Krieger è ottima. Krieger infatti nonostante dovesse fare i conti con una sceneggiatura debole è riuscito nella difficile impresa di confezionare un film discreto e caratterizzato da grande ritmo. Altro aspetto vincente è lo spettacolare cast del film: la bellissima bionda di Gossip Girl Blake Lively regala la migliore delle sue performances incarnando con grande classe e fascino la giovane ed allo stesso tempo secolare Adaline Bowman; Michiel Huisman, protagonista de Il Trono di Spade e volto di Chanel Nº 5 nello spot di Baz Luhrmann con Gisele Bundchen, è una bella rivelazione con il suo mix di sensualità e ironia. E la bravissima Ellen Burstyn è la perla del film con il suo personaggio divertente e a tratti toccante. Il risultato finale quindi, tirando le somme, è abbastanza positivo perché Adaline: L’eterna giovinezza rimane comunque un film ottimamente confezionato. Fa solo un po’ rabbia che con una regia ed un cast di questo genere sarebbe potuto uscire un prodotto capace di fare la differenza e non solo l’ennesimo film piacevole da guardare.

Trailer