Questa notte ci ha lasciato un’altra icona della musica internazionale, ritrovata senza vita in un hotel di Beverly Hills. Dopo Amy Winehouse, muore Whitney Houston, una voce che ha fatto sognare ed ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo per potenza e originalità. La cantante americana del New Jersey aveva solo 48 anni, ma da anni ormai aveva problemi di tossicodipendenza e forse proprio questo è stata la causa della sua morte a Los Angeles in un hotel di Beverly Hills alle 15.55 ora locale le 00.55 in Italia. Il portavoce della polizia Mark Rosen ha dichiarato che non ci sono segni di aggressione e per il momento le cause della morte sono da accertare e sarà avviata un’indagine, ma in teoria la Houston era a Beverly Hills con parenti e amici per partecipare ad una delle serate che precedono il grande evento dei Grammy Awards, che ci sarà stasera.

Figlia di una cantante di gospel, cugina della star Dionne Warwick e figlioccia di Aretha Franklin, Whitney Houston ha iniziato la sua carriera nelle musica molto giovane, distinguendosi per una voce intensa ed emozionante, che con la sua profondità gli ha permesso di vincere un Grammy nel 1986 e anche grazie alla sua bella presenza, si è affacciata anche al mondo del cinema recitando nel famoso “The Bodyguard” con Kevin Costner, e con Denzel Washington successivamente. La precoce scomparsa lascia il segno, ma non era del tutto inaspettata, poichè, come per Amy Winehouse, ad avvolgere questa artista di talento da alcuni anni c’era l’ombra scura della droga. Dal 1992 al 2006 cocaina, marijuana e varie pillole erano sue compagne di vita, in particolare dopo il matrimonio fallito con Bobby Brown. Non sono mancati i suoi tentativi di recuperare e curarsi, ma nelle ultime apparizioni si notava una Whitney davvero cambiata, con gli occhi persi nel nulla e spenti, senza più quell’entusiasmo e quel sorriso che l’avevano contraddistinta nell’apice della sua carriera. Addio Whitney, con te va via un pezzo indimenticabile della musica.

Vogliamo ricordarla così: