Le Nevi del Kilimangiaro inaugura il MedFilm Festival, la recensione

 

 

Ha preso il via sabato scorso la XVII edizione del Medfilm Festival, manifestazione storica della Capitale che rinnova l’appuntamento di Roma con i protagonisti del cinema del Mediterraneo. Fino a domenica 27 novembre, nei luoghi dell’Auditorium della Conciliazione e della Casa del Cinema, il Festival propone, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, 40 anteprime, 3 sezioni competitive, 12 film nel Concorso Ufficiale, 13 opere nel Concorso documentari, 18 cortometraggi nel Concorso Methexis, e ancora focus su Israele, Spagna e Marocco, ospiti internazionali come Omar Sharif, che riceverà il Premio alla Carriera e i paesi Ospiti d’Onore: Egitto, Tunisia e Romania. Tutte le proiezioni sono in lingua originale, con sottotitoli in italiano.

L’apertura di sabato sera, presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma è stata caratterizzata dall’attribuzione all’artista Michelangelo Pistoletto del prestigioso riconoscimento Premio Koiné 2011. Nome di punta dell’Arte contemporanea, fortemente impegnato nella diffusione e nello sviluppo delle opere di giovani artisti attraverso il progetto Love Difference, Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea, Pistoletto realizza l’opera simbolo di questo progetto: un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo, circondato da sedie tipiche provenienti dai paesi bagnati dalle sue acque. Un’opera simbolo che incarna il senso profondo del Premio Koiné: la ricerca di i punti di contatto e i linguaggi condivisi tra culture diverse.

Durante la serata è stato anche conferito il Premio alla Carriera a Sergiu Nicolaescu, colonna del cinema rumeno che, a partire dagli anni Sessanta, con la sua attività di attore e regista, ha sostenuto il processo di libertà della Romania.

A dare ufficialmente il via al Festival è stato il film Le Nevi del Kilimangiaro di Robert Guédiguian, unica tra le opere in gara per il prestigioso riconoscimento del Premio Lux 2011, assegnato dal Parlamento Europeo, a godere di una distribuzione italiana. Un film delicato, intenso che arriva a delineare con intimità i protagonisti, rendendoli simbolo di uno stile di vita e di una moralità a dir poco d’altri tempi. Un inizio in armonia con questa edizione del MedFilm festival che deve ringraziare la Sacher Distribuzione di Nanni Moretti per questa prestigiosa proiezione di lancio, il film uscirà nelle sale italiane il prossimo 02 dicembre. La storia vede Michel (Jean-Pierre Darroussin), ex rappresentante sindacale che, nonostante la recente perdita del lavoro, vive felicemente, circondato dall’affetto degli amici, dei figli e dei nipoti, insieme alla moglie Claire (Ariane Ascaride) con la quale ha condiviso trent’anni di matrimonio e di impegno politico. Le loro coscienze sono immacolate tanto quanto la loro visione della vita. Questa armonia viene spezzata il giorno in cui due sconosciuti armati entrano nella loro casa derubandoli dei loro risparmi e lasciandoli sotto shock. Lo shock è ancora più forte quando scoprono che l’aggressione è opera di un giovane operaio licenziato proprio insieme a Michel. Quella violenza è opera di uno di loro. L’interrogativo è amaro, per chi e per cosa hanno lottato Michel e Claire in questi anni, usando proprio armi come la non violenza? Ma non si lasceranno trasportare dal rancore di un atto subito di questa gravità, anzi, daranno ulteriore prova della loro umanità, semplice ed allo stesso tempo incommensurabile.

Il trailer ufficiale del film: