Berlinale 2016: Ave, Cesare!, i Coen omaggiano e beffeggiano il cinema anni ’50

Ave, Cesare!, oltre ad essere il nuovo attesissimo film di Ethan e Joel Coen, è anche un plausibile cult degli anni Cinquanta. Questo perché i registi di Fargo hanno inserito di tutto in questa ultima fatica, dall’omaggio a generi cinematografici come il peplum, il western e il musical, fino allo sguardo dietro le quinte di una Hollywood che oramai non c’è più. Interpretato da un cast stellare composto da George Clooney, Scarlett Johansson, Channing Tatum, Josh Brolin e Tilda Swinton, Ave, Cesare! racconta la storia del divo di Hollywood Baird Whitlock (George Clooney) che, durante la lavorazione del peplum che dà il titolo al film, viene rapito da un gruppo di comunisti. Nel frattempo Eddie Mannix (Josh Brolin), il fixer più rinomato di sempre, viene incaricato di ritrovarlo, ma una serie di strani eventi e di bizzarri personaggi renderanno la missione più difficile del previsto.

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Il pregio dei fratelli Coen è la libertà creativa che li contraddistingue che, unita ad un pizzico di originalità, è quasi sempre garanzia di qualità; è impossibile dimenticare Fargo e Il grande Lebowski, cult del cinema mondiale rimasti impressi nelle menti degli spettatori per la loro inarrivabile unicità. Ma una formula vincente non sempre si rivela efficace. In Ave, Cesare! infatti l’ego dei registi prende il sopravvento sulla narrazione e il prodotto finale risente di uno script che relega i bravi protagonisti ai soliti cliché:  Channing Tatum è ancora una volta un “ballerino”, George Clooney è lo “sciocco” della situazione e Scarlett Johansson è una diva che ricordiamo solo per l’elegante omaggio ad Ester Williams. Ma lo stesso non si può dire di Josh Brolin che eccelle nel ruolo rivisto e corretto di Eddie Mannix, Ralph Fiennes che stupisce nei panni di Laurence Laurentz (la sua gag è la più riuscita dell’intero film) e Frances McDormand che diverte con un cameo follemente comico. Inoltre la fragilità principale dell’opera sta nella struttura frammentata che dà l’impressione allo spettatore di vedere più un insieme di gag che un film vero e proprio. L’assenza di regole, l’anarchia narrativa e l’elegante mix tra generi diversi e talvolta opposti (il musical, il noir e il western solo per citarne alcuni) sono invece i punti di forza di Ave, Cesare!; un pastiche metacinematografico visivamente splendido ma debole nei contenuti che, con eleganza e un pizzico di saccenza, omaggia e beffeggia il cinema degli anni ’50.

Ave, Cesare! verrà distribuito dalla Universal Pictures in tutti i cinema italiani il 10 Marzo 2016.

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