Da sempre trasporre cinematograficamente un libro è impresa a dir poco rischiosa, in particolare se si sceglie di portare sul grande schermo un libro complesso, nella sua semplicità, come Bar Sport di Stefano Benni. Sono  serviti parecchi anni al regista Massimo Martelli che a quattro mani con Nicola Alvau, Giannandrea Pecorelli e Michele Pellegrini, ha deciso di dare un volto ai personaggi che animano il libro cult dello scrittore bolognese, datato 1976. Benni è sempre stato restio a rilasciare i diritti dei suoi libri ma evidentemente convinto da un cast di grandi nomi come quello presente nel film ha assecondato le richieste e la sceneggiatura dando il suo benestare.

All’interno del Bar Sport, locale nella periferia di Bologna gestito da Antonio il Barista (Battiston) detto anche Onassis per la sua tirchieria, si susseguono le avventure dei clienti fissi e degli avventori casuali che, con l’intento di prendersi un cappuccino, come solo Onassis li sa fare, o attratti dalla Luisona (la mitica pasta che troneggia dai tempi dei tempi sul bancone del bar), si imbattono nel “Tennico” (Bisio), il tuttologo che tutto sa e tutti conosce, appassionato di calcio e notoriamente impiccione, specializzato nell’inserirsi in discussioni altrui o nel tuttofare Bovinelli (Cornacchione) alle prese con il perenne tentativo di far accendere l’insegna luminosa del bar, con scarsi risultati fino alla fine del film, le vicissitudini amorose del playboy (Teo Teocoli), le sfacciate avance all’esuberante prostituta Elvira (Roberta Lena), il semplice ed ingenuo Cocosecco (Bob Messini) o l’avvenente Clara la Cassiera (Aura Rolenzetti) che miete vittime al suo passaggio.

In ogni città, in ogni paese – commenta Martelliesiste un bar come questo in cui si discute di sport, di politica, si fanno scommesse, sfide ed esibizioni. Più che un punto di ritrovo, un punto di riferimento, un luogo dell’anima che accomuna e fonde in un solo spazio un universo di situazioni e personaggi che almeno una volta abbiamo incontrato o che ci piacerebbe incontrare. Tenendo conto che il libro di Benni ha venduto un milione e mezzo di copie e, ogni volta che viene ristampato, è un nuovo successo… quello che mi premeva maggiormente era rimanere fedele al testo, alle sue atmosfere e ai suoi personaggi il più possibile. Una storia di amicizia, quella tra il proprietario del posto ovvero Battiston, e il “Tennico” ovvero Bisio, intorno ai quali ruotano una serie di personaggi. L’intento era far tornare la voglia alla gente di ascoltare le storie, il racconto orale fatto dai diretti interessati e, non come ora, dove tutto ci arriva solo tramite la televisione. Il film quindi ha un aspetto comico molto forte ma anche poetico. Riproporre il piacere della narrazione di cui Benni è maestro e, di cui mi auguro, il nostro lavoro ne ripercorra le orme”.

Purtroppo proprio per quel milione e mezzo di lettori che hanno avuto modo di appassionarsi alle vicende dei personaggi, creati ad hoc dallo scrittore emiliano, il rischio è quello di ritrovarsi di fronte ad un film che perde proprio quella intraducibile chiave di lettura che ogni personaggio ha e che va a creare l’alchimia perfetta all’interno del libro. Poche ne risultano le risate veramente sentite a parte qualche gag riuscita tra il duo BattistonBisio, nel complesso deludente rispetto invece alla coppia ben riuscita Angela FinocchiaroLunetta Savino che per l’occasione ritroviamo nei panni di due anziane comari perennemente incollate a due sedie di un tavolino del bar, intente a commentare qualsivoglia passante o evento capiti loro a tiro. Rimane il dispiacere di non uscire dalla sala con la sensazione di aver visto un buon film su di un libro più che buono come Bar Sport, ma non se ne può addossare più di tanto la colpa al regista, visto che, come dicevamo prima, era un libro veramente difficile da trasporre cinematograficamente.

Arriverà al cinema il prossimo Venerdì 21 Ottobre, distribuito dalla 01 Distribution, di seguito il trailer ufficiale: