Benicio Del Toro e Josh Hutcherson presentano Escobar: Paradise Lost

Benicio Del Toro e Josh Hutcherson hanno presentato in occasione della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma Escobar: Paradise Lost. Diretto da Andrea di Stefano Escobar: Paradise Lost racconta la storia di Nick (Josh Hutcherson) che giunto in Colombia per trascorrere del tempo con suo fratello conosce Maria (Claudia Traisac), una bella ragazza colombiana. I due si innamorano e tutto sembra andare per il meglio. Fino al giorno in cui Maria gli presenta suo zio: Pablo Escobar (Benicio Del Toro). Potete trovare qui sotto le dichiarazioni rilasciate dal regista Andrea Di Stefano e dai protagonisti Benicio Del Toro, Josh Hutcherson e Claudia Traisac durante la conferenza stampa di presentazione del film:

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Nick e Peeta sono in qualche modo simili?

Josh Hutcherson: Nick e Peeta lottano entrambi per la donna che amano. Questo aspetto li rende simili pur essendo due personaggi diversi.

Conoscevate Pablo Escobar prima di girare questo film?

Josh Hutcherson: Non sapevo molto di Escobar, pensavo fosse una sorta di Robin Hood che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Quando ho girato questo film sono venuto a conoscenza delle cose terribili che ha fatto e ho capito che era un mostro.

Andrea Di Stefano: Mi sono interessato alla storia di Escobar quando un mio caro amico me ne ha parlato. Escobar non seguiva le regole del crimine, questo aspetto lo rendeva interessante. Ho cominciato a studiare il personaggio leggendo molte biografie.

Perché finisce sempre per interpretare il villain di un film?

Benicio Del Toro: Scelgo ruoli da cattivo perché in fondo in fondo sono un bad boy. Ovviamente scherzo, la colpa è di Andrea di Stefano che ha pensato a me per interpretare Escobar. E lo stesso vale per tutti gli altri film, è colpa dei registi che mi pensano sempre per interpretare il villain.

Come è nato questo progetto?

Andrea Di Stefano: In realtà è nato in modo molto semplice. Ho scritto il copione, l’ho mandato agli attori e ho girato il film. La mia più grande qualità è stata proprio la testardaggine, volevo realizzare questo progetto e ce l’ho fatta.

Come sono andate le cose sul set del film 7 Days in Havana?

Josh Hutcherson: Mi sono divertito tantissimo su quel set. Benicio Del Toro è stato un regista fantastico, mi ha dato molta libertà permettendomi di esprimermi al massimo come attore.

Benicio Del Toro: Io in realtà non dirigo gli attori, li lascio liberi di fare quello che vogliono, poi al massimo taglio in fase montaggio. E’ difficile creare un senso di verità davanti la macchina da presa. E Josh riesce a dare sempre il meglio.

E’ stato difficile recitare in spagnolo?

Josh Hutcherson: Sono americano e parlo solo l’inglese quindi lo spagnolo è stato una bella sfida. Il set fortunatamente era internazionale e avevo molti spagnoli intorno a me disposti ad aiutarmi. Ma comunque mi sono concentrato più sulle battute che sulla comprensione dello spagnolo.

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Come si è preparato ad interpretare Escobar?

Benicio Del Toro: La fase della ricerca è sempre molto importante. Ho cercato di capire la verità di Escobar, di entrare nel suo microcosmo. Ora so molte più cose di Escobar rispetto all’inizio delle riprese.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Josh Hutcherson: Sto leggendo molte sceneggiature. Cerco storie originali da produrre. Non ho fretta, per ora non ho letto niente di interessante.

Benicio Del Toro: La verità è che non sappiamo niente del nostro futuro, è questa la vita dell’attore. Scherzo, mi piacerebbe tornare a interpretare il personaggio de I guardiani della galassia perché a fine riprese avevo capito la sua realtà. Teniamo le dita incrociate.

Cosa pensa del suo personaggio?

Claudia Traisac: Il mio personaggio vive un terribile conflitto perché all’inizio venera Escobar, ma quando viene a sapere i terribili crimini di cui è responsabile capisce che deve seguire Nick e uscire una volta e per tutte da quel mondo.

Come è nata l’idea di inserire la canzone di Domenico Modugno?

Benicio Del Toro: Questa è stata una idea di Andrea Di Stefano. Io canto solo sotto la doccia e mi sono dovuto impegnare molto per interpretare la canzone di Modugno. E’ sicuramente un aspetto importante perché Escobar cantava molto.

Andrea Di Stefano: Quando ero al montaggio del film ho sentito la canzone interpretata da Benicio migliaia di volte e l’ho amata ad ogni ascolto. Ogni volta che ho potuto ho inserito qualcosa di italiano nel film. E poi Modugno era veramente uno dei cantanti preferiti da Escobar.

Che idea si è fatto di Pablo Escobar?

Benicio Del Toro: Pablo Escobar era una grandissima contraddizione, un enorme spreco di talento. Ha provocato grandi sofferenze in Colombia ma ha anche aiutato molti bisognosi e questo spiega perché molti ancora lo idolatrino come un eroe, come Robin Hood. Non si possono criticare queste persone perché bisogna mettersi nei loro panni; Escobar ha dato loro alloggi, ospedali, come mostrato a inizio film. La sua è una storia triste, un personaggio che ha preso la strada sbagliata e che ha creato enormi disagi sociali.