Alessandro Borghi alla Berlinale 2017: “Amo il cinema che fa soffrire”

Come mi sembra il Festival di Berlino? Che ne so, chi l’ha visto”, ha scherzato Alessandro Borghi durante la sessantasettesima edizione della kermesse tedesca. Inserito tra i dieci volti della ventesima edizione dell’European Shooting Stars, il celebre interprete di Non essere cattivo e Suburra ci ha raccontato tante curiosità sulla sua vita e carriera: “Sono una di quelle persone a cui non piace fare le cose che non ama. Questa è un’esperienza enorme per me. Siamo in un momento di globalizzazione del cinema italiano. Gli attori italiani che si pongono la barriera linguistica devono iniziare ad essere più internazionali o almeno europei. Per questo continuo a studiare! Non parlo di cambiare paese ma di essere in grado di fare un provino in inglese”.

Luca Marinelli e Alessandro Borghi in Non essere cattivo

Dopo tanti ruoli da duro, Borghi sarà Luigi Tenco in Dalida, il biopic di Lisa Azuelos con Sveva Alviti e Riccardo Scamarcio: “Faccio una piccola parte nel film. Quando studi un uomo come Tenco vorresti girare un film di ore e ore su di lui. È il primo set internazionale della mia carriera. Con un budget di quattordici milioni di euro ci facciamo quattordici film in Italia”.

Qual è il problema del cinema italiano? “Stando a stretto contatto con i tedeschi mi è venuta voglia di sperimentare il cinema europeo. Il mestiere lo sappiamo fare, dovremmo cambiare delle dinamiche più grandi di noi! Non ho mai pensato di fare questo lavoro per diventare ricco. Se Andy Garcia ti dice che hai fatto un ottimo lavoro, ti ricambia della fatica! Ho fatto tanti film indipendenti in cui i soldi erano l’ultima cosa. Non mi sarei mai immaginato di trovare dieci tedeschi sotto il mio hotel per un autografo”.

Attivo nel mercato televisivo dal 2006, Borghi diventa celebre con Non essere cattivo, l’ultimo capolavoro scritto e diretto da Claudio Caligari: “Sono molto fortunato perché amo tantissimo i miei primi quattro film. Non essere cattivo è un’opera circondata da tanto amore che mi ha cambiato la vita. Il vero problema della morte di Caligari è non poter usufruire più della sua persona”.

Alessandro Borghi, il volto italiano dell’European Shooting Stars

Qual è il sogno cinematografico di Alessandro Borghi? “Amo andare al cinema per stare male. Capolavori come Her, Interstellar e Blue Valentine mi hanno distrutto ma citare tutti i film della mia vita è impossibile. Per quanto riguarda i miei attori di riferimento, Leonardo DiCaprio è il massimo, lo guardo come una teenager! Quando l’ho conosciuto alla première di Revenant ero tutto un ‘speriamo che mi noti’. Ha in assoluto la migliore carriera cinematografica degli ultimi venti anni. Per i registi invece Christopher Nolan supera tutti!”.

Tra i film più attesi di Borghi c’è Fortunata, il dramma di Sergio Castellitto che lo vede, ancora una volta, nei panni del romano duro e verace: “Se voglio togliermi l’aura da romano? Sinceramente non lo so! Interpreto questi ruoli perché sono, prima di tutto, bei film. Ho fatto tante fiction in cui parlavo dialetti di ogni tipo. In futuro avrò sicuramente la possibilità di fare altro”.