Biografilm 2016: Holy Hell, il potere della suggestione nel doc prodotto da Jared Leto

Cercavo un maestro che mi facesse sentire libero!” Questa la motivazione avanzata dalla maggior parte dei protagonisti intervistati nel documentario Holy Hell di Will Allen, presentato al Biografilm Festival 2016 nella sezione Contemporary Lives, dopo essere stato applaudito al Sundance. “Holy Hell è implacabile, inquietante e indimenticabile” – ha detto l’attore e cantante Jared Leto che è produttore esecutivo del film distribuito negli Stati Uniti dal 20 Maggio 2016 –  “Questo documentario inflessibile ci porta in un viaggio bizzarro alla ricerca della fede, dell’amore e della famiglia, ma finisce con il mostrarci il business della spiritualità, il potere e la corruzione”.

Il regista è un ex seguace della setta The Buddha Field che prese forma negli anni ’80 intorno alla figura di un certo Michel, che centinaia di persone veneravano come un Dio senza farsi troppe domande. Dopo la laurea alla scuola di cinema, Will Allen non si sentiva più accettato dalla famiglia e faticava a trovare un suo posto all’interno della società a causa della sua omosessualità. Con una fede cattolica convinta, comincia a farsi delle domande e incontra per caso il gruppo di Michel che professava un culto di amore e spiritualità tra i boschi, foreste e sulle rive del mare. Uomini e donne in perfetta forma dovevano esercitare il loro corpo ogni giorno con l’attività fisica, astenersi dalla vita sessuale e collaborare per un lavoro collettivo che portasse avanti quella comunità, tra bizzarri rituali e pericolose omissioni. Eletto operatore video ufficiale del culto Allen ha ripreso con la sua telecamera gli anni passati nel “Buddha Tribe”, documentando la trasformazione fisica del presunto guru, e le dinamiche inquietanti di un lavaggio del cervello che è andato avanti per ben cinque anni. Persone fragili, giovani e alla ricerca di una guida spirituale sono state fagocitate da un uomo dall’oscuro passato che si è rivelato solo uno psicopatico, vittima di un’ossessione per l’aspetto estetico e un narcisismo patologico.

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Allen ha messo insieme questo materiale scioccante composto da filmati dell’epoca ed interviste recenti agli ex adepti per raccontare una follia e una violenza risultato di un potere di suggestione alquanto inquietante. Guardando Holy Hell colpisce il racconto delle persone direttamente coinvolte mentre confessano di essere state pronte a sacrificare la loro vita per proteggere e obbedire agli insegnamenti di questo “maestro” in costume e rayban che sembrava uscito da un episodio di Baywatch. Vedendolo sullo schermo ci si pone subito la domanda: “Come è possibile fidarsi di una persona del genere e ascoltare incondizionatamente quello che dice?” soprattutto quando, con il passare degli anni, una serie di interventi di chirurgia estetica lo hanno visibilmente trasformato o meglio sfigurato? La mente umana è un mistero. I seguaci del Buddha Field non erano solo ragazzi semplici presi dalla strada, ma anche laureati e lavoratori con una propria coscienza, che sono stati coinvolti in questo circo dell’orrore fatto di abusi e bugie, senza accorgersi da subito del lato grottesco e disturbante di quell’uomo. Holy Hell è un documentario che fa riflettere sulla condizione umana, sul confine tra religione e fanatismo e sulla natura complessa del confine tra bene e male. Da vedere.

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