Festa del Cinema di Roma: Game Therapy, il film sul mondo dei videogames con Federico Clapis

Nel 1993 Rocki Morton e Annabel Janke portarono sul grande schermo uno dei giochi più famosi di sempre, Super Mario Bros. Un film mediocre che segnò l’inizio di una nuova era cinematografica. Un’era composta da capolavori come Matrix, divertenti opere pop come Resident Evil, semi-riusciti film action come Tomb Raider e scult come Alone in the Dark. Partendo dal presupposto che trarre un film da un videogioco è difficile e che neanche gli americani con i loro budget e cast stellari non sempre riescono a fare qualcosa di decente, realizzare un’opera di questo genere in Italia è pressoché impossibile. Eppure, qualcuno ci ha provato. E non stiamo parlando del premio Oscar Gabriele Salvatore e del suo più che discreto Nirvana, ma di due dei youtubers più amati degli ultimi anni, Favij e Federico Clapis. Sono proprio i due giovani “talenti” della rete i protagonisti di Game Therapy, il bizzarro film di Ryan Travis che abbiamo visto questa mattina in anteprima alla decima edizione della Festa del Cinema di Roma. La trama, per restare in tema, è più semplice di quella di un videogame: Francesco (Favij) è un ragazzo che si rifugia nel mondo virtuale per scappare dai bulli della scuola, dal divorzio dei genitori e dall’indifferenza delle ragazze; Giovanni (Federico Clapis) è uno studente che preferisce giocare alla playstation piuttosto che prendere anche la più semplice delle decisioni. I due, dopo tante “battaglie” in rete, elaborano un metodo futuristico per entrare nel mondo dei videogiochi e vivere in prima persona le avventure dei loro eroi. Ma le pallottole, i cattivi e i rischi sono reali come le conseguenze che i due saranno costretti ad affrontare…

game therapy centro

Se rappresentare in un film italiano la storia di due ragazzi che riescono a entrare nel mondo dei videogiochi è bizzarro e poco funzionale, affidarla a un interprete in erba come Federico Clapis è una follia vera e propria. Il divo di Youtube interpreta infatti prima di Michael Fassbender e Mark Wahlberg eroi del calibro di Altair di Assassin’s Creed e Nathan Drake di Uncharted. Ebbene si, non stiamo scherzando. Eppure, il problema più grande di Game Therapy non è la mancanza di physique du role di Clapis ma la totale assenza di ironia di tutta l’operazione, messa in moto per sfruttare il successo dei due youtubers e attirare così le masse di teenager in sala. L’umorismo trito e ritrito, i personaggi abbozzati e le dinamiche forzate sono infatti alcune delle tante debolezze di un film che ha nella sceneggiatura di Adam Lawson, Giacomo Berdini e Marco Cohen il suo problema più grande. La regia di Ryan Travis è infatti coerente con lo stile pop della storia, ma battute “come stai paccando” o le situazioni hot tra Clapis e la versione italiana di Lara Croft, sono elementi talmente indigesti da risultare fuori luogo in qualsiasi altro film e con qualsiasi altro regista e interprete. Il risultato è così un film indubbiamente trash. Come ben sappiamo, anche il trash ha un suo valore. La Troma ci ha costruito un impero su scult come The Toxic Avenger o Tromeo and Juliet. Ma gli autori di Game Therapy devono comunque avere la consapevolezza di non aver realizzato  un film, ma un’opera che ha l’unico pregio di suscitare tante risate involontarie.

La Lucky Red distribuirà Game Therapy in tutti i cinema italiani il prossimo 22 ottobre.

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