Jeremy Irons compie 70 anni: i cult (e le scivolate) del divo britannico

La cosa triste, di qualsiasi attività suppongo, ma nella mia in particolare, è che ti si chiede sempre di fare cose che hai già fatto”. L’aforisma è di Jeremy Irons, uno dei più grandi attori britannici della settima arte.  Nato a Cowes il 19 settembre del 1948, Irons ha interpretato, in cinquanta anni di carriera, ogni tipologia di personaggio. Villain temibili, personaggi storici, eroi romantici e creature fantastiche hanno impreziosito la filmografia di un attore credibile in qualsiasi opera. Premiato con l’Oscar  per Il mistero Von Bulow di Barbet Schroeder, Jeremy Irons ha interpretato cinecomics, cartoni animati e trasposizioni cinematografiche senza perdere il suo charme autoriale. Tra i suoi regni artistici c’è il teatro che gli ha regalato, lo scorso dicembre, il prestigioso Premio Europa per il Teatro. Un’eccellenza che trascende nell’entertainment commerciale nel ruolo di Alfred Pennyworth, il maggiordomo di Bruce Wayne, nell’universo DC e nella serie tv Watchmen in uscita nel 2019. In occasione dei settanta anni di Jeremy Irons, ecco le migliori performance (e le grandi scivolate) dell’intramontabile divo britannico:

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Padre Gabriel in Mission

Tra i  tanti capolavori di Jeremy Irons ha un ruolo d’onore Mission, il film diretto da Roland Joffé nel 1986. Interpretato da Robert De Niro e Liam Neeson, Mission racconta la tragica “missione” dei gesuiti per proteggere gli Indios durante la colonizzazione del XVIII secolo. Un classico che, accompagnato dall’immortale colonna sonora di Ennio Morricone e dalla spettacolare fotografia di Chris Menges (premiata con l’Oscar), entra di diritto nella storia del cinema. Ma il cuore di Mission è la performance di Jeremy Irons nei panni di Padre Gabriel, il missionario che combatte il terrore degli stati europei e l’avidità umana con il potere della musica e dell’amore. Un personaggio straordinario che consacra il talento di Irons per un cinema d’autore facilmente fruibile dal pubblico mondiale.

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Esteban Trueba ne La casa degli spiriti

Tratto dall’omonimo romanzo di Isabel Allende, La casa degli spiriti è il cult diretto da Bille August nel 1993. Interpretato da un cast stellare composto da Meryl Streep, Glenn Close, Winona Ryder e Antonio Banderas, La casa degli spiriti segue, dal primo Novecento agli anni Settanta, la famiglia alto borghese cilena dei Trueba. Un’epopea familiare che, tra amori proibiti, colpi di stato e tragici lutti, ottiene uno straordinario successo di pubblico. Tra i punti di forza del film c’è l’Esteban Trueba di Jeremy Irons: il padre-padrone che si scontra con una serie di donne capaci di minare la sua autorità. 

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Il professor Humbert Humbert in Lolita

Tra i remake più ambiziosi della storia del cinema c’è Lolita, il secondo adattamento cinematografico (dopo il cult di Stanley Kubrick del 1962) dell’omonimo romanzo di Vladimir Nabokov. Un film che, nonostante i difetti, conquista attraverso la spettacolare performance di Jeremy Irons: il professore Humbert Humbert che perde la testa per la giovane Lolita di Dominique Swain. Un ruolo che, da calmo e meditativo, vive un’escalation di violenza che consacra il talento autoriale di Jeremy Irons. 

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Rodrigo Borgia nei Borgia

Jeremy Irons è un attore che non smette mai di mettersi in gioco. La prova è lo straordinario successo nei Borgia, la serie televisiva di genere storico creata da Neil Jordan nel 2011. Tre stagioni e ventinove episodi che raccontano la storia di Rodrigo Borgia, il controverso cardinale che, tra scandali e intrighi,  guida i Borgia. Una serie tv che, costruita su un mastodontico Jeremy Irons, conferma la versatilità autoriale del divo britannico. 

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L’Oscar e il Golden Globe per Il mistero von Bulow

Ultimo ma non per importanza, Il mistero von Bulow. Diretto da Barbet Schroeder nel 1990 e interpretato da Glenn Close e Jeremy Irons, l’adattamento cinematografico dell’opera autobiografica di Alan Dershowitz segue il processo contro Claus von Bulow, il conte accusato del coma irreversibile della moglie Sunny von Bulow. Un classico cinematografico che regala a Jeremy Irons il premio Oscar e il Golden Globe per la performance nei panni dell’ambiguo Claus von Bulow. 

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Le scelte sbagliate di una carriera tutt’altro che perfetta

Da un grande attore derivano grandi responsabilità. Supremo a teatro, impeccabile al cinema, Jeremy Irons è un interprete straordinario. La prova non sono solo i grandi film ma una serie di scelte sbagliate che non ne intaccano il talento autoriale: Dungeons & Dragons,  The Time Machine, Eragon, Beautiful Creatures e Assassin’s Creed sono gli scult di Jeremy Irons. Un interprete eccezionale che, in cinquanta anni di entertainment, ha dominato il cinema, la tv e il teatro con uno charme autoriale immune alle lancette del tempo. Un concentrato di talento e professionalità che, trascendendo la (tutt’altro che perfetta) filmografia, consacra Jeremy Irons tra i grandi divi della settima arte.