Festa del Cinema di Roma, incontro con Mark Osborne: “Non faccio film per i bambini, ma per gli esseri umani”

Dopo aver diretto il divertente Kung Fu Panda, il regista Mark Osborne ha presentato alle decima edizione della Festa del Cinema di Roma l’intenso Il Piccolo Principe. Tratto dall’opera letteraria per ragazzi di Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe racconta l’improbabile amicizia tra una bambina stressata da una madre calcolatrice e un anziano aviatore disposto a tutto per raccontarle la magica storia di un piccolo principe e dei suoi viaggi stellari. Potete trovare qui sotto le domande poste dalla stampa al regista Mark Osborne:

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Che cosa l’ha spinta a portare Il Piccolo Principe sul grande schermo?

Ogni film rappresenta per me una nuova opportunità. Ad esempio Kung Fu Panda è un omaggio alla cultura cinese e ai film sulle arti marziali. Il fatto che in Indonesia e Cina il mio cartone sia considerato una celebrazione della cultura orientale mi ha dato la forza di affrontare un classico come Il Piccolo Principe.

Quale è il suo rapporto con il libro?

Il libro mi ha toccato molto. È incredibile come, ad ogni lettura, sia possibile trovarci qualcosa di diverso. È un’opera che funziona a tutte le età. Volevo fare un film che piacesse a tutti. Dopotutto non faccio film per i bambini ma per gli esseri umani. Il mio obiettivo era creare una storia senza tempo, un’opera universale che fosse una estensione del libro.

Perché ha deciso di utilizzare una doppia tecnica cinematografica?

Volevo rendere forte il passaggio dalla realtà al mondo dei sogni. Lo stop motion era perfetto per dare un tocco antico ed emotivo all’opera. Sono contento che il pubblico abbia apprezzato questa idea. Era il modo giusto per raccontare questa storia.

Come ha scelto le parti del libro da rappresentare nel film?

Abbiamo sviluppato una storia più ampia per proteggere il libro. L’opera originale non risponde alla dimensione cinematografica. La bambina è il mezzo perfetto per mostrare l’effetto che ha il libro sulla nostra immaginazione. Abbiamo scelto così le parti più adatte per raccontare la storia della protagonista.

Come ha lavorato con gli attori?

Ho parlato con artisti incredibili e si sono tutti innamorati del progetto. Jeff Bridges ad esempio è rimasto affascinato dal libro e dal personaggio che interpreta, l’aviatore. James Franco è stato una volpe perfetta, ha interpretato alla perfezione un dialogo molto difficile e poetico. Gli attori che hanno lavorato nel progetto ci hanno messo tanto di loro. Questo film è una missione per proteggere il libro. Sono anche molto entusiasta delle voci che sono state scelte in Italia. È commovente che il film riceva in ogni paese tanta cura.

Quale è il potere di un’opera come Il Piccolo Principe?

Il libro mi ha aiutato tantissimo a ritrovare dentro di me l’artista dell’infanzia. Ho cercato di creare qualcosa di devoto e di raccontare la storia nel modo migliore possibile.

La Lucky Red distribuirà Il Piccolo Principe in tutti i cinema italiani il 1 gennaio 2016.