Detective Dee e il Mistero della Fiamma Fantasma, recensione

Il prossimo 26 Agosto 2011 arriva nelle sale italiane Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, un film cinese diretto da Tsui Hark e interpretato principalmente da Andy Lou, Carina Lou, Li BingBing e Tony Leung Ka Fei e ambientato nella sfarzosa e magica Cina del 689 d.C. quando la potente dinastia Tang era al potere. L’Imperatore però muore e la Regina Wu viene incoronata diventando la prima donna sovrana della storia del paese. Il suo governare però non è tutto rosa e fiori, poichè molti membri del clan reale e alcuni importanti funzionari tramano complotti e minacce contro di lei. A complicare ancora di più la trama è una maledizione, che vede il susseguirsi di misteriosi omicidi per mano di una fiamma fantasma, attraverso la quale un veleno nel corpo di alcuni uomini vicino alla Regina prendono fuoco inspiegabilmente.  Per risolvere questo mistero sanguinoso, la sovrana recluta il Detective Dee, un dissidente che lei stessa aveva esiliato anni prima e condannato ai lavori forzati, poichè era stato riconosciuto come responsabile di una ribellione contro il suo governo.

Il regista Tsui Hark, riconosciuto nel panorama del cinema made in Hong Kong, come un grande artista e filmaker, porta sullo schermo un’epoca storica sicuramente affascinante, che giustifica le scenografie sfarzose e colorate, ricche di colori e di particolari, partendo dai costumi originali fino al paesaggio e al regno con un enorme Buddha al centro che dona sontuosità e importanza alla sovrana della Cina in quel momento. Questo film regge per tutta la durata, un ritmo dinamico e incalzante, che si snoda tra scontri a colpi di spada, arti marziali e rocambolesche coreografie realizzate con corde colorate. I personaggi sono tanti, diversi e affascinanti, interpretati molto bene dagli attori scelti. La fotografia permette di respirare pienamente l’atmosfera della Cina antica, con le sue gerarchie, i suoi segreti, le sue regole, senza tralasciare i sentimenti e il mistero. Una storia con basi reali, e una buona dose di fantasia e irrazionalità che si rivela un film avvincente, che ricorda l’Indiana Jones  e lo Sherlock Holmes dell’Occidente. Infatti, Hark è stato definito tempo fa lo “Spielberg d’Oriente” dal giornalista Derek Elley di Variety e la sensazione che si ha guardando questo film, è proprio un’avventura ricca di cuore, azione e colpi di scena, come lo Spielberg più romantico ed action della cinematografia.

Ogni inquadratura è spettacolare e ricostruita molto bene, anche se qualche scena risulta troppo artefatta e poco convincente dal punto di vista visivo e narrativo, come per esempio il combattimento di Dee con il cervo ventriloquo in cui l’animale prende troppo le sembianze di un personaggio di un videogioco della Playstation, che insieme ad altre scene simili cade un po’ nella comicità e nel ridicolo. Ma, il film comunque è piacevole da seguire e intrigante soprattutto per il binomio fascino della storia cinese antica e giallo degno di Agatha Christie.

Detective dee e il mistero della fiamma fantasma regala due ore di film originale, magico, surreale ed action, in cui le arti marziali e il combattimento non sono il centro della storia ma uno spettacolare contorno, poichè l’attenzione è catturata soprattutto dagli intrighi del Palazzo e dei misteriosi omicidi resi con quella tecnica e quello stile visivo orientale attento ai particolari e particolarmente affascinante.

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