Sette fotografi raccontano Il pessimista e l’ottimista al Dodici Pose

 

 

Cosa c’entra  il pessimista e l’ottimista? Apparentemente nulla. In realtà il legame tra questi due poli, tra questi due caratteri è più intenso di quanto si possa pensare. Infatti, è proprio da questo accostamento inusuale che parte la mostra Il pessimista e l’ottimista, prevista per la sera del giovedì 27 ottobre al Lounge bar Dodici Pose in Via Casilina 117 a Roma, in programma all’interno della serata TH Night con Dj set Decksndrugs.

La mostra nasce proprio su questo conflitto inconciliabile. Sette giovani fotografi della scena romana provano a conciliare questi due mondi contrastanti, partendo da un tema comune: le piante grasse. Emanuele Bianchi, Eleonora Angeloni, Flavia Savi, Giulia Dominici, Francesco Sinibaldi, Francesca Federico, Federica Galanti sono gli artisti che, dietro l’obiettivo delle loro fotocamere, hanno cercato di raccontarci, attraverso la loro sensibilità e il loro occhio, come possano convivere, ma anche no, il pessimista e l’ottimista. Dagli scatti che ritraggono le piante grasse, emerge il diverso modo di approcciare alla realtà.

Il pessimista osserva le piante grasse solo per le pungenti spine che la compongono e che, d’altra parte,  sono la parte più dolorosa di questo affascinante essere vivente. L’ottimista guarda oltre. Non si sofferma soltanto sul dettaglio, ma osserva la bellezza del tutto, dell’insieme. È partendo da questa riflessione che si articola la mostra curata da Stefano Broli, Marta Bandini e Silvia Gonnella. In un periodo di pessimismo generazionale, in cui “crisi” è la parola d’ordine su media di tutti i tipi, una mostra del genere ha molto da raccontare: in primis che oltre il pessimista c’è un ottimista che osserva i risvolti positivi delle cose, e poi che ci sono ancora giovani di talento che possono e devono portare qualcosa del loro racconto nel nuovo possibile modo di esserci nella società.