Fast and Furious, 5 lezioni che la saga può insegnare agli altri blockbuster

Il nuovo capitolo di Fast and Furious (The Fate of the Furious) come prevedibile sta già ottenendo risultati clamorosi al botteghino, a dimostrazione di come si possa avere ancora appeal nonostante otto capitoli alle spalle. Dal lontano 2001 ne è passata di acqua sotto i ponti, e la serie è riuscita a sopravvivere persino dopo il tragico evento della morte di Paul Walker nel 2013.

Per quanto possa sembrare strano ai detrattori del franchise, Fast and Furious ha davvero tanto da insegnare alle grandi produzioni contemporanee. Ecco cinque segreti che hanno reso la saga di bolidi tra i brand più famosi della storia del cinema moderno.

Un fattore imprescindibile: la diversità

I blockbuster moderni, specialmente quelli fondati sull’unione fra gruppi e persone, necessitano di un fattore fondamentale: quello della diversità. Nessun altro popcorn movie è riuscito ad abbracciare questa tematica con lo stesso coraggio di Fast and Furious, dove personaggi dal background completamente diverso (culturale, di etnia o di genere) convergono verso obiettivi comuni. Questo ha anche permesso alla serie di aumentare esponenzialmente i propri spettatori, riuscendo di volta in volta a distruggere nuovi record di incassi.

Copiare non è per forza sbagliato

Dicono che l’imitazione sia la più grande forma di riconoscenza. Se questo è vero allora i creatori dietro la saga di Fast and Furious devono amare davvero parecchio Point Break. Non c’è nulla di scandaloso o di sbagliato nel prendere idee da altri lungometraggi che hanno già sperimentato formule di successo, ed avere un punto di partenza ben fisso in mente può essere utile per sviluppare qualcosa di inedito.

Trovare il modo di rinnovarsi

Pur partendo dalle idee alla base di Point Break, la serie di Fast and Furious ha dimostrato di sapersi evolvere ed aggiornare ad ogni capitolo, mantenendo sempre viva l’attenzione degli appassionati senza comunque stravolgere la ricetta alla base della sua fama. Per questo, se un remake ti costringe a dover aderire ad un immaginario già esistente, “prendere spunto” e creare una propria identità ben definita è la chiave per far sopravvivere una serie sul lungo termine.

Espandere la propria mitologia

Fast and Furious ha ormai una continuity talmente longeva e solida da far invida persino ai lungometraggi dedicati agli eroi Marvel e DC. Questo è stato possibile grazie all’attenzione degli sceneggiatori nell’espandere ad ogni nuovo capitolo la mitologia dietro la serie, riempiendo man mano alcuni buchi di trama e creando quando possibile collegamenti fra eventi e personaggi. Persino alcuni protagonisti mai apparsi prima del sesto film hanno un loro ruolo all’interno della saga, se si ha la voglia di rivedersi i precedenti capitoli e divertirsi a cogliere i riferimenti.

Fedeli alle proprie origini

Nonostante la miriade di folli avventure che hanno visto coinvolti i personaggi della serie, Fast and Furious raramente ha deviato dal tema principale della sua narrazione: la famiglia prima di tutto. Questa aderenza alle proprie idee iniziali, pur nella loro banalità, ha permesso alla serie di mantenere una sua integrità ed un suo carattere. Il concetto di famiglia trascende le barriere culturali ed i confini nazionali, diventando un valore comune a tutti i protagonisti.