Legend, Tom Hardy si sdoppia per interpretare i gemelli gangster Kray

Tra i film più attesi alla decima edizione della Festa del Cinema di Roma c’era sicuramente Legend, l’adattamento cinematografico del libro The Profession of Violence: The Rise and Fall of the Kray Twins di John Pearson scritto e diretto da Brian Helgeland e interpretato da Tom Hardy, Emily Browning, David Thewlis e Chazz Palminteri. Un film che, sin dall’inizio delle riprese, ha subito incuriosito pubblico e critica per l’interpretazione di Tom Hardy, che veste qui i doppi panni dei gemelli Kray, già approdati sul grande schermo nel 1990 nel debole The Krays di Peter Medak. Due fratelli tanto simili nell’aspetto quanto diversi nel carattere, nella espressività e perfino nella stabilità mentale. Se Reggie (Tom Hardy) è elegante, affascinante e impeccabile, Ronnie (Tom Hardy) è instabile, confuso e a tratti spaventoso. La cosa che li accomuna è il potere: i due gangster sono infatti i boss della Londra degli anni ’50 e ’60 dove, tra celebri nightclub, giochi di potere e giri sporchi, sono delle celebrità. Una storia sicuramente affascinante quella dei gemelli Kray che Helgeland sviluppa dal punto di vista della dolce Frances Shea (Emily Browning), moglie di Reggie e narratrice onnisciente della storia.

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La ragazza racconta l’ascesa e la conseguente caduta di due dei gangster più temuti dell’East End di Londra catapultando lo spettatore  in un mondo tanto corrotto quanto patinato; come è patinata la regia di Helgeland che si concentra più nel confezionare nel migliore dei modi l’opera piuttosto che darle un senso vero e proprio. Lo script sospendendo il film tra il noir, il gangster-movie e il dramma familiare, lo priva di una direzione precisa; da una parte abbiamo la relazione d’amore tra Reggie e Frances e dall’altra il rapporto conflittuale tra Reggie e Ronnie, due storie troppo ampie per essere raccontate nello stesso film. L’errore di Helgeland è infatti quello di sviluppare un’opera che, pur partendo nel migliore dei modi, naufraga in 130 minuti di azione, violenza e atmosfere noir. L’ironia e l’interpretazione di Tom Hardy sono poi due aspetti strettamente legati tra di loro che lasciano scettici. Se Hardy è convincente nei panni di Reggie, lo è un po’ meno in quelli di Ronnie dove l’interpretazione a tratti caricaturale porta lo spettatore a sorridere anche davanti situazioni di violenza estrema che dovrebbero suscitare sensazioni opposte. Il risultato è così un film divertente e bizzarro ma anche caotico e confuso che, non potendo essere attribuito a un genere cinematografico preciso, risulta riuscito solo in parte.

La 01 Distribution distribuirà Legend in tutti i cinema italiani il 21 gennaio 2016.

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