Per oltre 25 anni, Nicolas Vanier ha esplorato i territori più selvaggi delle montagne e, dalle sue avventure sono nati romanzi, documentari e il suo ultimo film Belle e Sebastien, presentato al Festival di Roma all’interno della sezione Alice nella Città e nelle sale italiane dal 23 Gennaio 2014 distribuito dalla Notorius Pictures. Appassionato di viaggi, Vanier considera l’uomo e la natura una cosa sola e questa convinzione è alla base del film, delicato ed emozionante che racconta la forte e tenera amicizia tra Belle, una grande cane dei Pirenei e Sebastien, un bambino di sette anni che vive con il vecchio Ceasar poiché la mamma è morta dandolo alla luce.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, i soldati tedeschi occupavano il piccolo villaggio francese dove viveva Sebastien e si era diffusa nella zona la notizia di una bestia feroce che mangiava le pecore e altri animali utili alla sopravvivenza del popolo. Questa bestia era Belle, un grande cane bianco e solitario che, in verità, cercava di difendere questi animali più deboli da un branco di lupi affamati. Ma solo il piccolo orfano si rende conto della vera natura di Belle, del suo cuore e della sua dolcezza e tra i due nasce un legame indissolubile che permette a Sebastien di non sentirsi più solo al mondo.

BelleSebastienTratto dalla famosa serie televisiva scritta e diretta da Cecile Aubry e dall’altrettanto noto cartone animato giapponese degli anni ‘80che ha conquistato bambini in tutto il mondo, questo film ripropone una storia emozionante, coinvolgente e commovente sullo sfondo di una montagna maestosa e suggestiva che attraversa tutte le stagioni, alternando il paesaggio e il panorama in cui i vari personaggi si muovono. Infatti, Vanier confeziona un film sicuramente appagante a livello visivo, tra il bianco del manto innevato, i boschi folti, uno dei classici piccoli villaggi francesi costruiti mattone dopo mattone e prati in fiore senza confini visibili. Il giovanissimo protagonista Felix Bossuet, selezionato dal regista dopo circa 2400 provini, stupisce per una recitazione estremamente matura, espressiva e coinvolgente, e regge benissimo gran parte delle scene da solo o interagendo con il grande cane che sembra conoscerlo da sempre. La sceneggiatura contribuisce alla regia e alla scenografia con dialoghi adatti e ricchi, comprensibili facilmente anche agli spettatori più piccoli, ai quali si rivolge soprattutto il film. Un’avventura da seguire, avvolta in una magia nata negli anni ‘60 con la serie televisiva più seguita di Francia, che insegna alcuni valori fondamentali come l’amicizia, la solidarietà e l’amore per la natura.

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