Festival di Roma: conferenza stampa con Takashi Miike

Sarà presentato stasera alle 22 in sala Sinopoli il nuovo film di Takashi Miike, l’eclettico regista giapponese che ha diretto recentemente i 13 Assassini ed è diventato famoso nel mondo con il suo cruento Audition del 1999. Egli torna al suo genere preferito, tra l’horror e il thriller, con Il Canone del Male, che ha presentato questa mattina in conferenza stampa insieme con il cast Hideaki Ito e Erina Mizuno. Dopo aver ringraziato i presenti e aver espresso il suo piacere di essere a Roma per presentare il film, Takashi Miike ha iniziato dicendo: Ci sono stati molti film che ho fatto, tutti con molta libertà nel ruolo di cineasta e anche nel futuro voglio distruggere la mia carriera e farne qualcosa di diverso, andando verso qualcosa di affilato , che magari non sarà compreso da tutti, ma che per me avrà una certa finalità. Sento una certa insicurezza. Il film sarà presentato qui, ma dopo poco anche in Giappone, quindi se non sarà preso bene dal pubblico, aspetto l’asilo politico da Marco Muller (ridendo).

3)  Che ci può dire delle difficoltà realizzative del film e dell’impatto del libro nel mondo. Avete un po’ paura delle reazioni del mondo cccidentale riguardo i temi affrontati?

Takashi Miike : Ho letto il romanzo originale e ho incontrato il protagonista. Si tratta di una persona terribile, ma, mentre leggevo, da qualche parte del mio cuore volevo proteggerlo. Lui cercava di agire fedelmente a se stesso. Noi all’interno della società, diventando adulti, finiamo per sentire dei legami; lui invece, li ha slegati e chi vede il film lo potrà percepire come intrattenimento, ma dovrebbe anche vivere le esperienze raccontate. Tutti gli alunni vengono uccisi, quindi nel pubblico c’è una sorta di discrimazione (quel ragazzo viene ucciso, gli altri no) e questo atteggiamento trova risonanza con il pensiero di Hasumi.

Hideaki Ito : Come riuscire a tifare per il cattivo, un criminale? E’ stato difficile interpretare questo personaggio, ma insieme al regista lo abbiamo creato ed è stato molto importante.

Erina Mizuno : Ho letto la sceneggiatura originale e ho pensato lo stesso, che lui fosse orribile, ma ho cercato di legare la logica e l’emotività, per dare vita poi al mio personaggio, una degli alunni, presa in giro da Hasumi e il pubblico proverà anche simpatia per lei.

4) Come sono stati creati gli effetti con il fucile?

Takashi Miike: In Giappone non si possono utilizzare fucili normalmente, se non quelli da caccia. Per gli effetti speciali quindi, da anni viene usata sempre la stessa tecnica con la computer grafica, per dare un retrogusto ed efficacia all’immagine…ma con accezione analogica, per non far capire che la computer grafica è stata utilizzata.

5) Quanto Cronenberg ha influenzato il film?

Takashi Miike : Io sono un grandissimo fan di Cronenberg. Lui ha una conoscenza e un sapere con il quale è andato oltre, a trascendere l’essenza dei film e ho avuto qualche spunto da parte sua sicuramente, per la percezione del quotidiano, ma non è da un suo spunto che è nata questa storia, perchè già c’era tutto il mondo creato dallo scrittore. Inconsciamente forse ho preso qualche spunto, ma tutta la mia conoscenza filmica, in generale, ha dato vita a questo film.