Hybris, la conferenza stampa: “Come in The Walking Dead l’horror è un pretesto per analizzare gli esseri umani”

É stato presentato questa mattina al cinema Barberini di Roma l’intrigante esordio dietro la macchina da presa di Giuseppe Francesco Maione: Hybris. Scritto da Tommaso Arnaldi ed interpretato da Guglielmo Scilla, Lorenzo Richelmy, Claudia Genolini e Tommaso Arnaldi Hybris racconta la storia di quattro ragazzi che, riunitisi in una vecchia casa abbandonata per rispettare le ultime volontà di un amico, scoprono di essere legati da un oscuro passato che li porterà a trascorrere la notte più terrorizzante della loro vita. Potete trovare qui sotto le dichiarazioni del regista Giuseppe Francesco Maione, dello sceneggiatore e produttore Tommaso Arnaldi e degli interpreti Guglielmo Scilla, Lorenzo Richelmy, Claudia Genolini e Tommaso Arnaldi:

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Come è nato il progetto di realizzare Hybris?

Tommaso Arnaldi: Il nostro obiettivo era raccontare cose diverse dalla semplice commedia e sviluppare un’opera dal sapore internazionale. Un’opera che nasce dall’incontro tra me ed il regista Giuseppe Francesco Maione e che doveva essere inizialmente una serie tv. Ringrazio la Flavia Entertainment per averci dato la possibilità, nonostante fossimo solo un gruppo di giovani talentuosi, di esprimerci in totale libertà. Ringrazio inoltre gli interpreti e tutti quelli che hanno lavorato al film perché hanno veramente dato cuore, anima e salute al fine di vederlo realizzato. E ringrazio anche Guglielmo Scilla che non fuma e che per girare questo film ha dovuto fumare tantissime sigarette.

Giuseppe Francesco Maione: Non mi sarei mai immaginato di presentare un film a 21 anni. Hybris è un low budget realizzato grazie alla collaborazione di tutti. Il nostro obiettivo principale era riportare in auge questo genere in Italia.

Come avete vissuto questa esperienza recitativa?

Claudia Genolini: É stato molto bello lavorare con tutti loro. Vengo dal teatro dove si fanno tantissime prove e qui ho vissuto la stessa esperienza. Ho avuto la fortuna di trovare tante persone a cui appoggiarmi come attrice ed è stato fantastico il lavoro di pre-produzione. Vedere così tante persone giovani fare bene questo mestiere è stata una bellissima sorpresa. Sono fiera di far parte di questa società e di questa piccola opera d’arte.

Guglielmo Scilla: Quando si lavora in un film spesso l’attore recita al di fuori della linea temporale dell’opera. Ma la fortuna di avere una sola location è quella di girare in sequenza. Inoltre questa è la prima volta che interpreto un villain e mi sono divertito tantissimo. Dopotutto ormai allo spettatore interessa più la storia di Maleficent che quella di Aurora, aspetto che rende interpretare un villain ancora più intenso e interessante.

Perché avete deciso di prendere come punto di riferimento il film horror La Casa?

Giuseppe Francesco Maione: La Casa di Sam Raimi è il precursore di tutti i film horror di questo genere. Noi ci siamo ispirati al primo cortometraggio di Raimi, il lavoro che poi lo avrebbe portato a dirigere il cult con Bruce Campbell.

Tommaso Arnaldi: Girare il film interamente in una casa è stato anche un escamotage per eliminare il costo delle comparse e tante altre spese aggiuntive. E poi era la cosa più funzionale per creare un film di questo tipo.

Come pensate di portare avanti questo progetto?

Tommaso Arnaldi: Ci siamo buttati a capofitto in questo progetto. La Flavia Entertainment ci ha dato credito decidendo di distribuire il film all’interno del circuito Uci in 20 copie in tutta Italia. L’obiettivo era di entrare sul mercato. Hybris è una sorta di biglietto da visita.

Quale è la vostra idea del cinema?

Giuseppe Francesco Maione: Volevamo proporre qualcosa di diverso. Sono autodidatta e la mia formazione è avvenuta guardando film su film. Fino ad oggi ho diretto tanti cortometraggi ma l’obiettivo con Hybris era di presentare qualcosa di diverso, un horror incentrato più sui personaggi che sullo spavento o sullo splatter. Volevamo realizzare un prodotto molto più semplice e diretto.

Tommaso Arnaldi: Volevamo creare un contesto horror ma parlare soprattutto dei personaggi. Un po’ come in The Walking Dead che gli zombie sono solo un pretesto per raccontare la fine della civiltà ed analizzare come l’uomo riesce a ricostruire dal nulla la società.

Quale è il senso principale di questo film?


Tommaso Arnaldi: I personaggi di questo film credono di poter fare delle azioni negative senza conseguenze. L’unico personaggio che compie uno scatto rispetto al passato è quello interpretato da Lorenzo Richelmy che ha una specie di rivelazione anche se poi alla fine ritorna sempre sui suoi errori. Il senso principale è che le persone evolvono ma non cambiano la loro natura.

Come ha scelto il cast di Hybris?

Giuseppe Francesco Maione: Ho proposto subito a Tommaso la parte perché è un attore poliedrico in grado di affrontare qualsiasi genere cinematografico. Poi mi è venuta l’idea di dare a Scilla un personaggio diverso dal solito e come pensavo se l’è cavata benissimo. Per quanto riguarda Richelmy è stato più che altro un caso vista l’amicizia con Arnaldi mentre per Claudia avevo avuto modo di apprezzarla in Paura 3D dei Manetti Bros ed anche a teatro. La ritengo perfetta per film di questo genere.

Hybris verrà distribuito dalla Flavia Entertainment in tutti i cinema italiani il 28 maggio 2015.