Fiore, due clip nelle carceri minorili

A partire da oggi, mercoledi 1 Giugno, nei cinema di tutto lo stivale, debutterà il film Fiore di Claudio Giovannesi. Particolarmente apprezzato da pubblico e critica all’ultima edizione del Festival di Cannes nell’ambito della 48^ Edizione della Quinzaine des Réalisateurs , dove è stato accolto con ben 10 minuti di applausi.  Il film è una produzione Pupkin Production e IBC Movie con Rai Cinema. Carcere minorile. Daphne, detenuta per rapina, si innamora di Josh, anche lui giovane rapinatore. In carcere i maschi e le femmine non si possono incontrare e l’amore è vietato: la relazione di Daphne e Josh vive solo di sguardi da una cella all’altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine. Il carcere non è più solo privazione della libertà ma diventa anche mancanza d’amore. Fiore è il racconto del desiderio d’amore di una ragazza adolescente e della forza di un sentimento che infrange ogni legge.

Un film vero, che affronta il mondo degli adolescenti, entrando dalla porta secondaria di un mondo raccontato troppo spesso nei telegiornali. Il regista Claudio Giovannesi ha voluto mostrare al pubblico, attraverso il film Fiore, la vita di una ragazzina, dalla vita difficile, ignara di cosa possa significare la parola “amore” o “famiglia”. Per questo motivo Giovannesi e la sua troupe hanno trascorso ben 6 mesi in un carcere minorile, per capire fino in fondo, quali sono le dinamiche della vita in un ambiente difficile come quello del carcere. A differenza di quello per adulti, è un luogo misto, dove detenute e detenuti condividono gli stessi spazi, e dove spesso avvengono delle storie d’amore (vietate), articolate da incontri clandestini lontano dalla polizia.

Il cast di questo film è formato da Daphne Scoccia, per la prima volta sul grande schermo, scoperta per caso mentre faceva la cameriera in un’osteria a Roma, nella quale il regista e il suo staff erano andati a mangiare, ha dimostrato di essere perfetta per interpretare il ruolo di Daphne. Poi troviamo Josciua Algeri, Gessica Giulianelli e Valerio Mastandrea unico volto noto di questa pellicola tutta italiana, che interpreta Ascanio, il padre di Daphne, che riabbraccia la figlia dopo 8 anni , dopo essere uscito dal carcere.