Giffoni 44°, Alan Rickman porta la magia di Harry Potter tra i ragazzi

Alla 44° edizione del Giffoni Film Festival è arrivato niente di meno che l’indimenticabile professore di pozioni Severus Piton: Alan Rickman. Attivo nel campo teatrale dagli anni ’70 e protagonista di indimenticabili film del calibro di Trappola di cristallo, Robin Hood – Principe dei ladri e Love Actually Alan Rickman ha raggiunto la popolarità mondiale nel 2001 grazie al ruolo di Severus Piton in Harry Potter e la pietra filosofale che ha continuato a interpretare fino al 2011 anche per i successivi sette film. Accolto da migliaia di ragazzini curiosi di conoscere l’oscuro e “malvagio” Piton Alan Rickman ha raccontato interessanti curiosità sulla sua vita e sulla sua incredibile carriera:

Il tema di questa edizione è Be Different. Si è mai sentito diverso da adolescente?

Si, da ragazzo mi sono sentito spesso diverso, mio padre è morto quando avevo solo sei anni e mia madre ci ha cresciuto da sola. La scuola mi ha aiutato molto a diventare quello che sono ora. Questa è un’epoca in cui i giovani tendono a conformarsi eccessivamente agli altri ed è pericoloso perché molti finiscono con il tentare il suicidio. Il tema Be Different è importante perché costituisce un messaggio fondamentale da trasmettere ai giovani.

Cosa pensa dei nuovi libri di J.K. Rowling e il suo personaggio in Harry Potter può essere definito come shakespeariano?

Mia moglie sta leggendo i nuovi romanzi della Rowling e pensa siano bellissimi. Ma non penso ci possa essere un futuro per il mio personaggio in Harry Potter, da quanto ricordo è morto (ride). In ogni caso in Piton c’è sicuramente un po’ di Amleto, Riccardo 3 e Tito Andronico.

A cosa sta lavorando al momento?

Ho girato Una Promessa di Patrice Lecont che uscirà presto in Italia e ho finito di montare A Little Chaos, un film ambientato alla corte di Luigi XIV a metà strada tra realtà e finzione che chiuderà il Festival di Toronto. Io interpreterò Luigi XIV.

rickmanChe cosa pensa del suo personaggio in Harry Potter?

La Rowling tiene molto al mio personaggio, conosce tutto di lui. Non è un segreto che ogni mossa di Piton sia stata dettata dall’amore.

Come spiega il suo ruolo da villain in molti film?

Innanzitutto l’attore di professione interpreta personaggi buoni e cattivi. E poi nella mia carriera di veri e propri villain ne ho interpretati solo tre. E parlando sinceramente sono tre personaggi molto profondi che non mi sento di giudicare negativamente.

Che differenze trova tra dirigere un film e dirigere uno spettacolo teatrale?

Sicuramente è più difficile dirigere a teatro che nel cinema perché nel cinema ogni regista è circondato da esperti che lo aiutano mentre nel teatro tante persone ti cercano costantemente per avere delle risposte. Inoltre il lavoro cinematografico è una specie di lavoro di gruppo, mentre quello teatrale è più individuale. E poi anche i tempi sono diversi, il teatro occupa sei settimane in tutto mentre per l’ultimo film sono stato impegnato per diciotto mesi.

Preferisce partecipare a film per adulti o per ragazzi?

Se la storia è potente il film ha un impatto sia sugli adulti che sui bambini. Una delle cose più belle del mio mestiere è quando adulti e adolescenti rimangono incantati a fissare lo schermo. Anche se la mia vera passione rimane il teatro.

Come pensa di allontanarsi dal suo ruolo in Harry Potter? E cosa pensa dei giovanissimi interpreti della saga?

Mentre giravo Harry Potter continuavo a fare anche altre cose perché alla fine quei film mi impegnavano solo sei settimane l’anno. Inoltre non mi sono neanche reso conto del loro passaggio alla sfera adulta. Quello che posso dire è che mi sembrava sempre di relazionarmi con i stessi ragazzi con l’unica differenza che usavo un linguaggio più adulto.