Ho ucciso Napoleone, la nuova commedia pulp pop di Giorgia Farina

Il 26 marzo la 01 Distribution distribuirà in tutti i cinema italiani la nuova commedia di Giorgia Farina: Ho ucciso Napoleone. Interpretata da Micaela Ramazzotti, Libero De Rienzo, Adriano Giannini, Iaia Forte ed Elena Sofia Ricci, Ho ucciso Napoleone è una brillante commedia caratterizzata da umorismo, azione e girl power.

Trama Ho ucciso Napoleone

Anita (Micaela Ramazzotti) è una brillante manager odiata da tutti. É bella, ha una relazione clandestina con il capo (Adriano Giannini) ed è da poco stata promossa nell’azienda per cui lavora. Almeno per un giorno. Infatti a sole 24 ore di distanza dalla promozione Anita viene improvvisamente licenziata e allontanata dall’azienda. E, come se non fosse abbastanza, scopre anche di essere incinta di quattro mesi del suo capo, che è a sua volta sposato e con figli. Furiosa con tutti ma sempre gelida nei comportamenti Anita decide così di ordire un piano per farla pagare al suo ex capo ed amante e riottenere il vecchio posto di lavoro. Ma per riuscire nell’impresa dovrà sfruttare il goffo avvocato Biagio (Libero De Rienzo) ed un gruppo di nuove amiche (Iaia Forte ed Elena Sofia Ricci) decisamente sui generis.

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Recensione

A distanza di due anni da Amiche da Morire la giovane e talentuosa Giorgia Farina torna dietro la macchina da presa per realizzare un’altra brillante commedia italiana, anch’essa pulp e divertente come la precedente. Tornano infatti il girl power, la pluralità di generi e l’umorismo dark, qui reso accentuato da personaggi grottescamente divertenti come la Anita di Micaela Ramazzotti, prima vera femme fatale del cinema italiano dopo il celebre La ragazza con la pistola di Monicelli. E il risultato è vincente. Perché come nel precedente Amiche da Morire o nel divertente Smetto quando Voglio di Sydney Sibilia, Ho ucciso Napoleone è una commedia lontana dagli schemi a cui il cinema italiano ci ha da sempre abituati. I personaggi rimangono coerenti con la loro crudeltà di fondo senza prendere le classiche strade del buonismo all’italiana e, la pluralità di generi (il film passa dalla commedia grottesca al thriller con grande disinvoltura) è garanzia di intrattenimento dal primo all’ultimo minuto di proiezione. L’unico rischio di un film come Ho ucciso Napoleone è quello di risultare carico di una serie di aspetti molto diversi tra loro che rendono il prodotto finale a tratti poco digeribile. Ma è un rischio che andava corso per provare a fare qualcosa di nuovo nel panorama cinematografico italiano. E l’ottima interpretazione di Micaela Ramazzotti, la divertente colonna sonora e la regia dinamica pulp/pop di Giorgia Farina sono aspetti vincenti di una commedia che, come Smetto quando Voglio, diverte con intelligenza e classe.

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