I cinque flop al botteghino USA più eclatanti del 2015

Il 2015 è stato, fino a questo momento, un ottimo anno per le major hollywoodiane, con ben quattro pellicole riuscite nel tentativo di superare la soglia del miliardo di dollari, piazzandosi tra le prime dieci posizioni dei film più remunerativi della storia del cinema: Jurassic World, Furious 7, Avengers: Age of Ultron e Minions. A pochi mesi dalla conclusione della stagione cinematografica, inoltre, gli occhi sono tutti puntati sull’ imminente uscita del nuovo Star Wars. Nonostante ciò, il 2015 non è stato positivo per tutti. La rivista americana Forbes, infatti, ha stilato una breve lista dei cinque flop più eclatanti degli ultimi mesi. Non per forza film che hanno incassato poco in valore assoluto, bensì in relazione con quanto speso per la loro realizzazione.

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#5 Jem e le Holograms

Nonostante pellicole come Transformers e G.I. Joe abbiano dimostrato il diffuso interesse da parte del pubblico nei confronti di operazioni nostalgia che riportino in vita i cartoni animati cult degli anni ’80, la nuova pellicola diretta da John M. Chu non ha riscosso il successo sperato. Distrutto dai giudizi della critica specializzata, il film sembra dimenticare tutti quegli elementi che hanno reso la famosa serie così divertente e accattivante anni fa. Anche il tentativo di modernizzare e contestualizzare la storia facendo riferimento ai social del ventunesimo secolo si è rivelata una scelta decisamente sbagliata. Il film, tolto dopo poco dalle sale cinematografiche, ha incassato 2.3 milioni di dollari contro i 5 spesi per la sua produzione.

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#4 Unfinished Business

Con un budget di 35 milioni di dollari, senza contare quanto speso nella corposa campagna di marketing, la nuova commedia di Vince Vaughn ha faticato a raggiungere i 14.4 milioni di incasso. Probabilmente il fallimento è dipeso dalle pessime recensioni che hanno accusato la sceneggiatura di essere fin troppo fiacca e banale nel tentativo, non riuscito, di coniugare divertimento per famiglie e cinismo adulto. Le assurde battute circa il personaggio di Dave Franco, affetto da handicap, non hanno di certo aiutato.

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#3 Blackhat

Premettiamo subito: il nuovo film di Michael Mann, pur non essendo uno dei suoi migliori, riesce nel compito di alimentare tensione e adrenalina attraverso un thriller ben costruito, valorizzato da una regia raffinata e senza rivali. Nonostante ciò, sembra che gran parte della critica non sia stata dello stesso parere, criticando le interpretazioni degli attori protagonisti e certe scelte semplicistiche a livello di narrazione. Riprendendo le atmosfere fumose e metropolitane di Collateral, la nuova pellicola di Mann narra la storia dell’hacker fuorilegge interpretato da Chris Hemsworth che, in collaborazione con i governi cinese e americano, cerca di bloccare un misterioso rivale nel tentativo di far collassare il mercato della borsa globale. Purtroppo il film sembra non essere stato apprezzato neanche dal pubblico, collezionando un risultato disastroso con 19.4 milioni di incasso contro i 70 spesi per la sua realizzazione.

#2 The Gunman

Il tentativo di Sean Penn di entrare, come già aveva fatto il suo collega Liam Neeson, nel circolo di attori attempati riscopertisi novelli combattenti del cinema di azione, sembra essere miseramente fallito. The Gunman, pur prendendosi decisamente sul serio, non riesce in alcun momento a coinvolgere lo spettatore nell’atmosfera di tensione che vorrebbe in qualche modo ricreare. Il visto e rivisto cliché del militare in cerca di redenzione dal suo turbolento passato, inoltre, non ha di certo aiutato la già traballante sceneggiatura della pellicola. A fronte dei 40 milioni di dollari spesi per la produzione, The Gunman ne ha incassati solo 10.7. Gli sforzi di Penn non sembrano esser bastati.

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#1 Rock the Kasbah

Ennesima pellicola deludente di Barry Levinson, che sembra ormai aver perso la verve del suo passato, Rock the Kasbah conquista la prima posizione di questa (deleteria) classifica. Probabilmente una delle più grandi delusioni di questo ultimo anno, il film è riuscito a racimolare poco più di 2.9 milioni di dollari contro i 15 del suo budget. Neanche il sempre carismatico e istrionico Bill Murray ha potuto far niente contro una sceneggiatura scritta male e narrata peggio, che fallisce sia sul piano della satira politica che nel semplice tentativo di fornire del buon intrattenimento cinematografico.