Il cortometraggio “Deu Ci Sia”, recensione e candidatura ai Globi D’Oro 2011

Deu ci sia, il cortometraggio diretto da Gianluigi Tarditi sullaenigmatica figura della “femmina agabbadora” è entrato nella cinquina dei corti candidati ai Globi d’Oro 2011, uno fra i riconoscimenti cinematografici italiani più significativi assegnatoogni anno dall’Associazione della Stampa Estera in Italia. Un importante riconoscimento quello della candidatura ai Globi d’Oro per uncortometraggio sardo che ha ottenuto diverse vittorie oltre che in Italia anche all’estero (come il New York Film Festival o il Flatland Film Festival), partecipando a manifestazioni importanti in molti Paesi diversi in Europa, negli Stati Uniti, in Africa e in America Latina.

Gianluigi Tarditi ha studiato alla NYFA di New York dove ha lavorato in diverse produzioni indipendenti come Assistente Operatore, Aiuto Regista e Line Producer.  “Deu ci sia” è il suo terzo corto, dopo gli americani “Pisa” e “Charles Delano”.

Il cortometraggio, girato in diversi stazzi Galluresi, racconta uno spaccato della Sardegna tradizionale, aprendo una finestra sulla vita di una famiglia contadina di fine Ottocento. Un evento drammatico come la malattia del capofamiglia innesca dinamiche inusuali, sviluppando il racconto nel dialogo, a senso unico, tra il capofamiglia, costretto a letto, e i parenti riuniti al suo capezzale. Tutto si consuma in un breve lasso di tempo in cui si delinea la presenza della misteriosa Femina Agabbadora (nel corto interpretata da Clara Murtas). La tradizione vuole che questa figura abbia operato, nelle diverse zone della Sardegna, ponendo fine alle sofferenze dei moribondi con metodi a volte singolari come quello del colpo di “mazzolu”, un martello di olivastro, assestato alla tempia.

Ecco il trailer ufficiale di Deu Ci Sia: