Guardando la locandina per strada, molti avranno pensato ad un ritorno sul ring di Rocky Balboa e Jake La Motta, ma in realtà le due icone Sylvester Stallone e Robert De Niro sono protagonisti del film inedito Il Grande Match, diretto da Peter Segal e distribuito in Italia dalla Warner Bros. Pictures. per raccontare una storia diversa. I due attori americani tornano ad indossare i guantoni e a schivare pugni, ma nei panni di Billy “The Kid” McDonnen ed Henry  ” Razor” Sharp, due ex pugili che in gioventù erano famosi per la loro rivalità e hanno entrambi abbandonato la boxe per dedicarsi ad un lavoro ‘normale’. Trent’anni dopo però un giovane agente vede la possibilità di fare soldi, organizzando un nuovo incontro tra le due leggende, che potrebbero avere così anche la possibilità di riscattarsi e capire una volta per tutte chi è il migliore. Razor (Stallone) scettico e infelice, fa l’operaio e vive in una casa che cade a pezzi, mentre The Kid (De Niro) porta avanti una concessionaria e un locale notturno, comportandosi ancora come un ragazzino, eludendo le responsabilità. Questa proposta metterà a dura prova le loro vite e il loro corpo, regalandogli nuove prospettive e nuove priorità.

il-grande-match-3Lo sceneggiatore Tim Kelleher ha avuto l’idea di scrivere questo film, pensando a quando nel 1999 qualcuno provò ad organizzare, senza successo, un incontro tra Larry Holmes e George Foreman che all’epoca avevano entrambi più di 50 anni e il coinvolgimento di due star come Stallone e De Niro ha ovviamente convinto subito la produzione e il regista ad iniziare i lavori. Ma, se la storia può coinvolgere ed intrattenere, i dialoghi sono spesso scontati e a tratti imbarazzanti, con battute che richiedono qualche secondo per essere digerite. Peter Segal viene dal mondo della commedia con film come 50 Volte il Primo Bacio, Una Pallottola Spuntata, Terapia d’Urto e questo si nota anche in questo ultimo film. Infatti se vi aspettate un drammone sul riscatto personale e sui rimpianti di un professionista sportivo fallito, siete sulla cattiva strada, poiché il tono che si evince ne Il Grande Match è in gran parte ludico ed ironico, con numerose scene esilaranti e divertenti, soprattutto quando è presente il mitico Alan Arkin con la sua irascibile arguzia. Le emozioni  e il conflitto che hanno reso unici Toro Scatenato e Rocky sono davvero lontani, ma forse è solo un bene che Segal abbia scelto il registro della commedia anche per questo film, così da non cadere nel triste ed inutile tentativo di un sequel dei due successi precedenti che vedevano gli stessi attori sul ring.

GM_07255.dngStallone e De Niro, che hanno lavorato insieme nel 1997  in Copland, regalano qui una simpatica performance, ironizzando sulla loro età in maniera convincente e simpatica, e scambiandosi battute stuzzicanti e spassose che fanno sorridere, anche se alcune scene sono ai confini della realtà (Stallone che a 70 anni trascina un TIR a piedi o la sua entrata solenne sul ring il giorno dello scontro definitivo quasi a ricalcare una vecchia gloria). Il Grande Match è un film che insegue il filone over 70 che va di moda in questo periodo al cinema come Red, I Mercenari, The Last Stand. Grandi veterani del grande schermo che lavorano insieme per puro divertimento senza alcuna pretesa, intanto, basta fare i loro nomi per incuriosire il pubblico. Se poi si possono fare anche due risate, ancora meglio.

TRAILER

FOTO

[flagallery gid=123]