Il 31 ottobre prossimo uscirà nelle sale italiane il nuovo film di Luigi Sardiello: Il Pasticciere. Interpretato da Antonio Catania, Rosaria Russo, Sara D’Amario, Antonio Stornaiolo, Ivan Zerbinati, Ennio Fantastichini ed Emilio Solfrizzi Il Pasticciere racconta la storia di Achille Franzi (Antonio Catania), un pasticciere umile e impacciato interessato solo a svolgere nel migliore dei modi quello che è il suo lavoro: l’ordinazione, preparazione e consegna dei dolci ai suoi clienti. Guidato dalle massime di un padre pasticciere scomparso troppo presto Achille vive la sua vita con la stessa monotonia e lo stesso rigore con cui prepara le sue torte, ma un giorno uno scherzo del destino lo costringe ad indossare i panni di un finanziere senza scrupoli che ha ordito una truffa colossale. Capitolato in un pericolosissimo cerchio che include un avvocato mafioso (Ennio Fantastichini), una donna sensuale e ambigua (Rosaria Russo) e una poliziotta scrupolosa (Sara D’Amario) Achille Franzi passerà da semplice pasticciere a testimone e principale artefice di una vera e propria vita criminale.

pasticciereDopo il già debole Piede di dio Luigi Sardiello realizza uno dei peggiori film dell’anno, Il Pasticciere, una commedia noir senza capo né coda che fa ridere dove dovrebbe far piangere. Interpretato dal povero Antonio Catania, impeccabile nel suo ruolo ma decisamente fuori luogo in un film pessimamente scritto e diretto, Il Pasticciere presenta una serie di innumerevoli e tragicomiche pecche. Innanzitutto la regia, perennemente indecisa tra la commedia, il dramma e il noir. In secondo luogo la sceneggiatura, totalmente priva di senso e ricca di spunti involontariamente comici. Il Pasticciere presenta poi un montaggio forzato e dilettantesco, una recitazione caricaturale (la scena in cui Rosaria Russo ammette le sue colpe è terribilmente comica), una serie infinita di scene totalmente prive di senso (il combattimento di Achille con la signora anziana è da antologia del trash) e una rappresentazione del passato che da romantica quale doveva essere diviene invece altro motivo di risata. Per questi motivi è impossibile salvare un film come Il Pasticciere, perché non presenta alcun tipo di aspetto positivo. Non ha neanche ritmo o qualche scena lontanamente memorabile. Non fa ridere (se non nei momenti sbagliati) né piangere, non emoziona né coinvolge. Il Pasticciere è come una delle tante torte di Achille Franzi con l’unica differenza di essere venuta particolarmente male.

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