Italiano Medio, la recensione del film di Maccio Capatonda

Cosa riusciresti a fare con il 2% del tuo cervello?

Così cita la tagline del poster di Italiano Medio, primo lungometraggio di Maccio Capatonda, divertente parodia di Lucy, action thriller di Luc Besson uscito poco più di un anno fa. Il meccanismo proposto dal nostrano Maccio Capatonda nell’incipit del film è infatti esattamente l’opposto di quello del thriller con la bella Scarlett Johansson: Giulio Verme (Maccio Capatonda) è un ambientalista convinto in crisi depressiva che arrivato a quaranta anni non riesce più ad interagire con nessuno. Almeno fino a quando non incontra Alfonso, ex compagno di scuola che ha il rimedio a tutti i suoi mali: una pillola che gli fa usare solo il 2% del cervello anziché del 10% usato da tutti. E così Giulio, da ambientalista in crisi depressiva snobbato da tutto e tutti, si trasforma nel Vip più famoso d’Italia con i vizi e le virtù dell’italiano medio. Riuscirà la sua idiozia a dominare del tutto la sua parte logica e intelligente? O prima o poi il saggio Giulio Verme riuscirà a riprendere il controllo della sua vita?

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Arrivato al successo grazie ad una serie infinita di finti trailer demenziali trasmessi da Mai dire… e protagonista assoluto della web tv FlopTv e della serie targata Mtv Mario Maccio Capatonda tenta la carta del cinema con Italiano Medio, un film che ha come vero punto di forza un regista ed un protagonista con un umorismo decisamente fuori dal comune. Un umorismo demenziale e privo di volgarità che raramente si trova nel cinema italiano, dove solitamente la battuta spesso coincide con parole o gesti triviali. Qui invece tutto si basa sulla demenzialità. Una demenzialità che gioca con il nonsense ricordando i vecchi ma intramontabili film comici con Leslie Nielsen. Come è possibile riscontrare da perle come quelle di “in via del tutto eccezionale” o la gag dei simpatici vecchietti che decidono di fare le scale invece di usare l’ascensore su consiglio di Giulio Verme. Ma citare le gag di Italiano Medio è una impresa a dir poco impossibile. Perché sono veramente tanti i momenti in cui si ride nel film di Maccio Capatonda. Un film che sotto una scorza finto-trash nasconde in realtà una cura del dettaglio e delle idee sorprendentemente geniali. Come il cambio di fotografia quando si passa dal mondo di Verme ecologista a quello di Verme italiano medio o alcune idee di montaggio e doppi sensi decisamente brillanti. L’unica pecca di Italiano Medio è la durata. Perché quasi due ore di nonsense sono veramente troppe. Ma è una pecca su cui possiamo sorvolare. Perché Italiano Medio fa veramente ridere ed in un modo in cui noi (poveri) spettatori italiani non siamo assolutamente abituati nell’infinità di commedie banali e uguali a loro stesse che da sempre e non con poca fatica siamo costretti a digerire. Quindi complimenti a Medusa per aver rischiato producendo un film diverso da tutto il resto e complimenti a Maccio Capatonda, uno dei pochissimi comici capaci di far veramente ridere a crepapelle. Italiano Medio uscirà in tutti i cinema italiani il 29 gennaio 2015: