Jack Reacher 2 recensione: Tom Cruise e la rivoluzione dell’action movie

Una distesa di uomini giace inerme davanti a un autogrill. Un uomo aspetta una telefonata. “Succederanno due cose nei prossimi nove secondi”, afferma l’ex soldato interpretato da Tom Cruise in Jack Reacher 2: Punto di non ritorno, il sequel del cult action di Christopher McQuarrie del 2012.

Diretto da Edward Zwick, Jack Reacher 2 vede l’iconico poliziotto a cui “la divisa sta stretta” ribellarsi contro una cospirazione del governo. A supportarlo nella lotta contro il crimine c’è Susan Turner (Cobie Smulders), il maggiore dell’esercito che dirige la vecchia unità investigativa di Reacher, arrestato con l’accusa di spionaggio. Seguito da un temibile assassino, Jack affronterà un segreto del suo passato…

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Tom, il Magnifico

Da trenta anni a questa parte, Tom Cruise ci regala alcune delle più emozionanti pellicole action della settima arte. Gli anni passano ma il suo carisma e la sua fisicità non invecchiano, cristallizzati in un eroe divenuto un simbolo del cinema di genere. Nonostante i cinquantaquattro anni all’anagrafe, Cruise continua a girare sequenze adrenaliniche senza stunt-man e a regalare emozioni che poche star dell’entertainment sono in grado di dare. Un punto di forza che, tra inseguimenti mozzafiato e ironia, rende Jack Reacher 2 l’ennesima perla del divo di Mission Impossible. Uno spy-movie che, abbandonando il tono serioso di The Bourne Identity, incolla allo schermo.

La presenza di deboli flashback velocizzati e di assistenti militari poco credibili non impedisce al thriller-action di Edward Zwick di tenere alto il livello della tensione per centoventi minuti. Un risultato eccezionale per un action più intimo e attento ai personaggi della media hollywoodiana. I protagonisti di Jack Reacher 2, inseguiti dall’affascinante e cattivissimo cacciatore interpretato da Patrick Heusinger,  parlano più di quanto evitino esplosioni e pallottole.

Ad affiancare Jack nella lotta contro il crimine, c’è una femme fatale inedita nel  genere: Cobie Smulders, amata dal pubblico mondiale per la sua interpretazione nello show How I Met Your Mother. Jack Reacher e Susan Turner, tra sarcasmo, botte da orbi e un pizzico di inevitabile attrazione, lotteranno contro il crimine al grido di: “Smettiamo di fuggire e iniziamo ad attaccare”.

Un action reale

Chi si aspetta di rivedere Tom Cruise nell’ennesimo eroe alla Mission Impossible sbaglia perché il franchise di Jack Reacher, iniziato da Christopher McQuarrie e continuato da Edward Zwick, è tutta un’altra cosa rispetto alla quintologia di Ethan Hunt. Nato dalla penna di Lee Child, Jack Reacher è un eroe reale. Non scala montagne, non si arrampica sul Burj Khalifa, non si lancia sui treni ma sconfigge i criminali a suon di pugni e calci, che incassa anche. Questa caratterizzazione del personaggio, rendendo l’action reale, dà all’opera un sapore diverso, strutturato per coinvolgere ed emozionare con una missione meno impossibile ma altrettanto efficace.

Come tradizione cruisiana vuole torna l’ironia, arricchita da momenti di “famiglia contro il crimine” che smorzano la tensione del film. Il risultato è una pellicola di grande eleganza che, confermando l’intramontabile ruolo di Tom Cruise nell’action contemporaneo, regala intrattenimento allo stato puro.

Jack Reacher 2: Punto di non ritorno verrà distribuito dalla Universal Pictures nei cinema italiani il 20 ottobre 2016.

Trailer Jack Reacher – Punto di non ritorno