Il regista James Cameron ha rilasciato, durante un’ospita nel programma “Nightline” della ABC, dichiarazioni riguardo ad Avatar 2, che dovrebbe presumibilmente arrivare nei cinema di tutto il mondo per dicembre 2014. Nell’attesa, Cameron ha anticipato alcuni dettagli su quello che ci possiamo aspettare sul seguito del primo film che, rivoluzionando l’era del 3D, ha guadagnato più di 2.782 miliardi di dollari ai botteghini di tutto il mondo.

Alla domanda riguardo quello che poteva dire sul sequel, ha detto: “è ambientato su Pandora. Bhè, sto realmente scrivendo il secondo ed il terzo film assieme, quindi ne uscirà fuori una vera e propria trilogia. Vedremo gli oceani di Pandora, che non abbiamo ancora mai visto che è un ecosistema che muoio dalla voglia di rendere cinematograficamente perché sarà veramente spettacolare.

Ha aggiunto inoltre che il prossimo film “restringe i riflettori e le riprese solo sulla natura in generale e sulla foresta pluviale. Si concentra un po’ di più sulle tematiche dell’oceano, in fondo noi viviamo su di un pianeta chiamato il pianeta blu per questo motivo. Da lontano, se guardi la Terra è molto più blu di quello è, come ad esempio potrebbe essere marrone la massa della terra mentre dall’alto appare principalmente il blu degli oceani. Stiamo rendendo (nella vita reale) gli oceani inospitali per la maggior parte delle specie viventi in questo momento della storia. Per un sacco di ragioni. L’idea di questo focus nel film è solo un modo per mettere in luce questa problematica.

Egli ha inoltre rivelato di più nell’intervista: “e ci saranno altri pianeti ovviamente, oltre Pandora. Sarà come una cornucopia, un piacere per gli occhi” ha detto.

Cameron ha inoltre aggiunto che certamente non prende il merito per tutto questo. “io arrivo ad immaginare cose a livelli inimmaginabili, dopodiché le propongo ad una serie di grandi artisti e loro le tramutano nelle meravigliose creature, piante e tutte le altre cose che poi ritroviamo nel film.

Chiedendogli se avrebbe approcciato il nuovo film in maniera differente, ha detto “penso sia una prosecuzione del lavoro iniziato. Voglio che le persone percepiscano lo stesso senso di eccitazione verso le immagini di quel mondo. Sapete, esattamente come per la popolazione inventata dei Na’vi, voglio che la gente si senta eccitata all’idea di scoprire un nuovo mondo, un qualcosa che neanche hanno mai immaginato. Le ambientazioni saranno esattamente le stesse e saranno fatte in maniera tale che per quanto incredibili la gente riuscirà ad accettarle.

Ma il regista statunitense ha voluto sottolineare che non infarcirà il film con messaggi ambientalisti: “non ho intenzione di diventare più ammonitore. Non ho intenzione di dire: beh, ce la siamo cavata con questo contenuto ambientale nel primo film, ora ce n’è il doppio. Perché penso che sarebbe un errore. Deve essere un divertimento prima di tutto“.