Jurassic World a La Sapienza di Roma, dinosauri in carne ed ossa

Vegetazione copiosa che offre ristoro, fatta di piante rare che vengono da paesi lontani… ed ecco spuntare le fauci mostruose di un animale enorme con un’alta vela variopinta sul dorso, e tra i cespugli una sorta di drago in miniatura dall’aspetto bizzarro; e ancora, un famelico Raptor e l’agile Gallimimus. E, in agguato, il dinosauro più celebre della storia del cinema:Tyrannosaurus rexFatti pochi passi, altri due possenti dinosauri si fronteggiano davanti ad un palazzo, incuranti di chi passa e intenti nella lotta; salendo la gradinata, altre meraviglie preistoriche in una combinazione sapiente di illustrazioni, reperti e realtà virtuale.

«Il Parco è aperto… a Roma Sapienza! questo è quel che penseranno le folle di spettatori romani che vedranno finalmente l’attesissimo film Jurassic World di Universal Pictures, da giovedì 11 giugno 2015 in tutte le sale, visitando poi la mostra Dinosauri in Carne e Ossa – Scienza e Arte riportano alla vita i dominatori di un Mondo perduto, per passare dall’emozione della visione 3D provata al cinema all’emozione 3D da toccare con mano. L’impensabile è qui possibile grazie alle oltre quaranta riproduzioni iperrealistiche di dinosauri e altri animali estinti, tra cui, oltre al celebre T-rex, vi è anche lo Spinosaurus aegyptiacus che ha recentemente conquistato la copertina del magazine “National Geographic” e una mostra interamente dedicata ai nuovi studi che lo hanno visto protagonista.

Del resto vedere di fronte a sé in grandezza naturale i dinosauri visti nell’indimenticabile Jurassic Parkispirato dai bestseller di Michael Crichton è un sogno che ha accompagnato gli studi e il lavoro dello staff della mostra. Alessandro Carpana, presidente di A.P.P.I., ha collaborato nientemeno che con John «Jack» Horner, celebre paleontologo statunitense: «Spulciando nei contenuti speciali dei DVD della saga, vedendo un piccolo ma bel documentario sugli scavi condotti in Montana da Jack Horner, consulente scientifico per Spielberg, ho pensato di contattarlo e di prendervi parte. Da allora sono nate una collaborazione e un’amicizia che hanno portato molti frutti anche a livello professionale. Jurassic Parkrappresenta molto sia a livello emotivo che personale per me, così come per tanti altri futuri paleontologi delle generazioni successive che, chissà, magari hanno deciso di studiare i dinosauri perché il ruggito di quel T-rex ha scosso anche loro!» racconta emozionato Carpana.

Emozioni “Jurassiche” indelebili anche per i curatori: «Le sensazioni che ricordo maggiormente? L’emozione nel vedere i brachiosauri lontani che “si muovono in branco”, il fiato sospeso alla prima apparizione del tirannosauro, e anche l’invidia, tanta invidia, per Alan Grant, che aveva potuto abbracciare la triceratops malata (anche per me era sempre stato il dinosauro preferito fin da bambino!). E poi come non citare l’indimenticabile colonna sonora di John Williams?» rievoca Simone Maganuco, colpito non a caso dalla stessa scena prediletta da Stefania Nosotti: «Ricordo che ho trattenuto il fiato e ho sgranato gli occhi per tutta la durata del film, proprio come Ellie Sattler quando si trova davanti ai brachiosauri al pascolo! Già mi erano parsi vivi più che mai nell’asciutta, magistrale scrittura di Crichton, ma i dinosauri di Spielberg erano di più, erano “oltre”! Qualcosa che non si era mai visto e che all’epoca ancora faticavamo a immaginare».

Scena che ha affascinato anche Anna Giamborino, segretario e responsabile didattico di A.P.P.I., e non solo: «A novembre del 2013 ho avuto modo di partecipare al congresso dell’SVP, la Società di Paleontologia dei Vertebrati Americana. Durante la cena di chiusura congresso furono  proiettate alcune sequenze del film, in particolare la scena in cui Alan Grant ed Ellie Sattler incontrano il brachiosaurus. Fu incredibile vedere paleontologi di generazioni diverse trattenere il fiato e rimanere affascinati ancora una volta, tutti insieme, davanti all’ennesima proiezione del film. Un momento veramente emozionante e unico!». In onore dell’uscita di Jurassic World, quarto episodio della saga, la mostra Dinosauri in Carne e Ossa – Scienza e Arte riportano alla vita i dominatori di un Mondo perduto dedica al film e alle sue suggestioni gli eventi del mese, a cominciare da sabato 16 maggio e domenica 17 maggio con i laboratori Dino-Origami e Dinodisegno tenuti dagli esperti Arianna Nicora e Marco Auditore.

Si prosegue Sabato 23 e domenica 24 maggio con le stupefacenti Ferite da dinosauro dei truccatori cinematografici Roberto Mestroni e Silvia Donato, in grado di riprodurre con colori e materiali plastici i morsi del terribile “Indominus Rex” del film di Universal Pictures; il mese e la mostra finiranno in bellezza domenica 31 maggio con il laboratorio Il mestiere del paleontologo (Euro 4,00 per partecipante, prenotazione in cassa), in cui partecipanti saranno guidati nella procedura di calco di un fossile (tramite l’utilizzo di gesso e plastilina) e nella sua interpretazione. La partecipazione ai laboratori Dino-origami, Dinodisegno e Ferite da dinosauro è gratuita, inclusa nel costo del biglietto d’ingresso alla mostra. Tutte le iniziative si svolgeranno lungo il percorso espositivo, tra il Museo di Paleontologia entro il Dipartimento di Scienze della Terra e il Giardino Sperimentale del Dipartimento di Biologia Ambientale.