Il regista Jordan Vogt-Roberts ha deciso di restituire la corona alla più grande e leggendaria creatura della cinematografia con il nuovo film Kong: Skull Island, nelle sale italiane dal 9 Marzo 2017. La scimmia di grandi proporzioni che ha terrorizzato il pubblico dal 1939 ad oggi (qui il blu-ray del King Kong del 1933), torna protagonista al fianco di Tom Hiddleston, Brie Larson, John Goodman e Samuel L. Jackson, un cast di tutto rispetto che parte alla scoperta della misteriosa isola del Pacifico, conosciuta con il nome di Skull Island (L’Isola del Teschio).

Alla scoperta dell’Isola del Teschio

Siamo nel 1973, alla fine della brutale guerra del Vietnam, quando “il mondo sembra fuori controllo, ma è esteticamente impressionante e offre una quantità infinita di bellezza nei dettagli“, come sottolinea il regista. Tom Hiddleston interpreta il capitano James Conrad che viene ingaggiato per la difficile spedizione in seguito alla sua esperienza nel catturare creature selvagge e pericolose, ed è affiancato da Brie Larson nei panni della fotoreporter Mason Weaver. Si crea così un gruppo eterogeneo di scienziati, esploratori e soldati guidati dal tenente colonnello Preston Packard, un leader interpretato da un determinato e aggressivo Samuel L. Jackson. Questa missione si trasforma ben presto in una lotta per la sopravvivenza, mentre i protagonisti attraversano una giungla piena di animali giganti, si scontrano tra di loro per alcune divergenze di opinione, ed inseguono l’ombra imponente di Kong, una creatura divina per gli abitanti dell’isola e feroce e spietata di fronte ai loro occhi.

Tom Hiddleston e Brie Larson in Kong: Skull Island

L’ombra war movie tra sangue e mistero

Kong incarna il conflitto interiore tra la nostra civiltà e la nostra consapevolezza di qualcosa di più grande di noi” ha detto Hiddleston, protagonista di questa storia che trasporta un mito del passato nell’epoca moderna, con napalm, elicotteri e rock ‘n roll che invadono il mondo perduto dei mostri. Impossibile non notare il riferimento esplicito a cult come Apocalypse Now quando i toni del tramonto accolgono gli elicotteri dell’esercito americano che rompono la tranquillità di quel luogo nascosto e avvolto nel mistero, o di Rambo con una giovane recluta che indossa la fascetta rossa tra i capelli mentre tiene in mano un fucile pronto ad agire. Si avverte forte la presenza dei film ambientati durante la Guerra Fredda, anche se qui il nemico è la natura con un’anima filmica che vuole ritrovare le atmosfere di Jurassic Park.

La scena di Kong: Skull Island che ricorda Apocalypse Now

Vogt- Roberts sceglie di esplorare Skull Island rendendola un campo minato dove ogni angolo nasconde una minaccia inquietante e sanguinaria, e non risparmia scene cruenti e violente che fanno portare le mani davanti agli occhi. La regia è dinamica e regala idee originali nel corso del film, anche se siamo lontani dal talento di Peter Jackson per il suo King Kong del 2005. Qui si tratta di un pop-corn movie spassoso ed elettrizzante, che non si prende troppo sul serio. Kong è diviso tra bene e male, come nei film precedenti che parlano di lui, ma il suo rapporto con la protagonista femminile in questo caso è appena accennato e non ricalca la storia della bella e la bestia già proposta precedentemente. Anche perchè il regista sceglie di sacrificare i personaggi per il paesaggio e l’azione, e questo non è un errore ma una semplice presa di posizione rispettabile e comprensibile che in fondo funziona.

Un pop corn movie elettrizzante e divertente

Kong: Skull Island è un’avventura che respira adrenalina, azione e meraviglia. Vuole sorprendere lo spettatore con scene intense dal punto di vista estetico e di forte impatto visivo, lasciando un po’ da parte la sfera emotiva della storia. I personaggi di Tom Hiddleston e Brie Larson non hanno tuttavia una loro completezza, e non sfruttano il talento degli attori scelti, restando un po’ anonimi. La sceneggiatura di Dan Gilroy, Max Borenstein e Derek Connolly è lineare e dona al film un buon ritmo, ma risulta debole nella scrittura dei personaggi. Solo Samuel L. Jackson lascia il segno nei panni di questo tenente colonnello testardo e orgoglioso, accecato dalla vendetta, che vuole eliminare a tutti i costi Kong per una sua idea di giustizia.

Samuel L. Jackson in Kong: Skull Island

Gli effetti speciali giocano un ruolo fondamentale, ma gli scontri corpo a corpo dell’uomo con gli animali di giganti proporzioni, o di Kong con quest’ultimi sono girate in modo verosimile e attento ai dettagli, senza diventare ridicole. Kong: Skull Island intrattiene e coinvolge lo spettatore in un viaggio emozionante ed esplosivo tra leggenda e modernità, e i pochi punti deboli non incidono sulla riuscita del film, da vedere.

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