La Francia festeggia un 2011 da record, l’Italia raccoglie i cocci

 

 

Lo scorso anno il Louvre aveva totalizzato la bellezza di otto milioni e mezzo di visitatori, posizionandosi al primo posto tra i musei più visitati al mondo, scalzando il British Museum londinese e il Metropolitan Museum di New York, rispettivamente secondo e terzo. Quest’anno le soddisfazioni per il Museo del Louvre sembrano accrescere, visto che le presenze nel 2011 sono aumentate a otto milioni e settecentomila. Ma le gioie per i parigini non si limitano soltanto ad uno dei musei più belli del pianeta, ma anche altri monumenti e luoghi di cultura hanno contato un notevole numero di visite nel 2011. Alla Reggia di Versailles, nata per volere di Luigi XIV per allontanarsi dalla capitale e dai suoi cittadini, si sono affacciati ben sei milioni e mezzo di curiosi giunti ad ammirare i fasti di questo meraviglioso gioiello architettonico. Pensare che nel 1909 la Torre Eiffel rischiava di essere demolita perché poco apprezzata dall’elite francese, centodue anni dopo sono sette milioni i volenterosi che percorrono i milleseicentosessantacinque scalini che attraversano la Torre, addirittura i due ascensori fanno centoventi viaggi al giorno. La cattedrale di Notre-Dame, uno degli esempi di architettura gotica più celeberrimi e rappresentativi al mondo, situata nel cuore di Parigi, il cui fascino è sicuramente accresciuto dal romanzo di Victor Hugo Notre-Dame de Paris, pubblicato nel 1831, ha accolto tredici milioni e mezzo di persone. Ottocentocinquantamila visitatori hanno osservato la splendida cappella gotica della Sainte-Chapelle, costruita tra il 1242 e il 1248 da Luigi IX, uno dei risultati più alti dell’architettura gotica. Per la Francia, il 2011 è stato sicuramente un anno d’oro, pieno di soddisfazioni e di ottimi numeri. Parigi è romanticismo, è fascino, è magia. Si vive un’atmosfera surreale, piena di incanto e di charme, capace di sedurre con le sue attrattive culturali e artistiche.

Altrettanto affascinante è Pompei, città in cui si respira un’aria rarefatta, di antichi splendori sempiterni. Ma questa volta le notizie non sono per niente buone. Dispiace, infatti, prendere conoscenza, in questi giorni, che a Pompei sia caduto uno dei pilastri del pergolato esterno della Casa di Loreio Tiburtino. La notizia è stata resa nota dopo una verifica. I cugini francesi hanno molto per cui festeggiare. Noi italiani, invece, abbiamo molto su cui riflettere. Sperando che il nuovo anno porti consiglio.