La luce sugli Oceani recensione: il melodramma con Michael Fassbender e Alicia Vikander

La 73° edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ha presentato La luce sugli oceani, il melodramma di Derek Cianfrance con Michael Fassbender, Alicia Vikander e Rachel Weisz. Tratto dal romanzo di M.L. Stedman, La luce sugli oceani racconta la tragica storia di Tom Sherbourne (Michael Fassbender), un ex soldato che, dopo gli orrori della prima guerra mondiale, diventa il guardiano del faro dell’isola di Janus. L’incontro con la giovane Isabel (Alicia Vikander) gli riaccende la speranza ma un destino avverso è dietro l’angolo. Dopo aver tenuto una neonata ritrovata a bordo di un’imbarcazione, Tom si confronterà con la madre biologica (Rachel Weisz) che non ha mai perso la speranza di ritrovare la figlia.

Michael Fassbender e Alicia Vikander in La luce sugli oceani
Michael Fassbender e Alicia Vikander in La luce sugli oceani

Due premi Oscar e un vero amore

Il punto di forza de La luce sugli oceani è sicuramente il cast di star guidato da Michael Fassbender e Alicia Vikander. L’attore, nominato agli Academy Awards per 12 anni schiavo e Steve Jobs, incarna un personaggio disposto ad annientare la rigidità che lo contraddistingue per l’amore di Isabel, interpretata dal Premio Oscar per The Danish Girl Alicia Vikander. Se nel dramma di Tom Hooper, la star di Ex Machina rubava la scena al poliedrico Eddie Redmayne, qui viene relegata in una anti-eroina non del tutto convincente. A compensare la fragilità della protagonista femminile subentra Rachel Weisz, il premio Oscar per The Constant Gardener che dà vita a un personaggio di commovente umanità. Come tradizione, innalza l’hype della pellicola la storia d’amore tra Michael Fassbender e Alicia Vikander, sbocciata sul set de La luce sugli oceani. Una sfumatura romance che accende i riflettori su un dramma che, senza gli eccellenti protagonisti,  fa fatica a decollare.

Scena dal film La luce sugli oceani di Derek Cianfrance
Scena dal film La luce sugli oceani di Derek Cianfrance

Un melodramma fuori dal tempo

Dopo il romanticismo di Blue Valentine e l’originalità di Come un tuono, Derek Cianfrance porta al cinema il romanzo di M. L. Stedman ma il risultato è al di sotto delle aspettative. I problemi de La luce sugli oceani sono la sceneggiatura priva di guizzi e il ritmo troppo lento per catturare l’attenzione dello spettatore. Sin dalla premessa, eccessivamente dilatata, si intuisce quanto il dramma di Cianfrance sia fuori dal tempo, sospeso nell’elegante e austera realtà del secolo che racconta. L’impeccabile confezione compensa la fragilità della struttura emotiva che non tocca le corde giuste per emozionare. Eppure i presupposti per commuovere c’erano tutti, dai personaggi a fuoco alla regia di una potenza visiva fuori dal comune. Gli oceani, come i tramonti, sono i protagonisti di una storia che parla di solitudine, sensi di colpa, errori fatti per amore. Una miscela potente su carta ma debole su pellicola per via di un Cianfrance poco ispirato nel portare sul grande schermo uno dei drammi più struggenti degli ultimi anni.

La luce sugli oceani verrà distribuito da Eagle Pictures nei cinema italiani a febbraio 2017.

Trailer La luce sugli oceani