La Mummia, recensione della prima avventura del Dark Universe con Tom Cruise

Molti parlano ormai di Tom Cruise come l’uomo che non vuole invecchiare e, dopo aver visto il nuovo film La Mummia al cinema dall’8 Giugno, possiamo dire che ci riesce molto bene. L’eroe action Ethan Hunt sembra ormai essere diventato parte di lui e i film che lo vedono protagonista assicurano in primis una dose di azione e pura adrenalina che difficilmente lasciano indifferenti.

L’anima tormentata della Principessa d’Egitto

Scritto da John Spaihts e diretto da Alex Kurtzman, La Mummia racconta la storia della Principessa egiziana Ahmanet, interpretata da Sofia Boutella, che nell’antichità viene sepolta viva in seguito alla sua complicità con le forze del male. Dopo tanti anni alcuni archeologi si imbattono nel suo sarcofago e, come si può immaginare, i piani della creatura che torna in vita sono oscuri e pericolosi per chiunque si metta sulla sua strada. Tom Cruise è Nick Morton, un avventuriero che strizza l’occhio ad Indiana Jones, e diventa il prescelto della principessa d’Egitto tornata dall’aldilà per compiere la sua maledizione. Da quel momento egli collabora con un’archeologa e alcuni soldati dell’esercito americano per cercare di comprendere le varie sfumature di questa inquietante esperienza, e provare a risolvere la situazione.

Sofia Boutella in La Mummia

La mummia è uno dei mostri immortali che hanno animato il grande schermo per anni e non è un caso che l’Universal abbia scelto di dare il via al nuovo progetto Dark Universe proprio con questa anima tormentata di una principessa egiziana che torna a perseguitare il mondo dei vivi. Indimenticabile l’interpretazione di Boris Karloff nel 1932 che ha segnato un’epoca, arrivando al più recente adattamento degli anni ’90 con Brandan Fraser e Rachel Weisz, diretti da Stephen Sommers. Questa nuova avventura, che inizia tra le sabbie del Medio Oriente per poi invadere il mondo occidentale partendo da Londra, è divertente e coinvolgente, grazie ad una formula che ricorda i film di una volta. Scene di azione alla Mission Impossible e un senso di pericolo e scoperta tipici dei film di Indiana Jones, animano la sceneggiatura che non riesce ad affidarsi ai dialoghi, spesso deboli o inesistenti tra i personaggi.

Un’avventura gotica che guarda al passato

Fin dalle prime scene si respira un’atmosfera dark con una fotografia accattivante e spesso avvolta in un’oscurità che rende la storia più intrigante e curiosa. Infatti potremmo definire La Mummia un film dark che, come la sabbia spesso protagonista sullo schermo, si infila dappertutto regalando un’esperienza gotica elettrizzante di pura adrenalina. Kurtzman si diverte a costruire un incubo ad occhi aperti che ricorda in alcuni momenti Belfagor –  Il Fantasma del Louvre e Nosferatu, per poi contaminare il tutto con toni appartenenti al cinema horror e l’umorismo che spesso caratterizza i personaggi della filmografia di Tom Cruise. Affascinante la ritualità che si fonde con gli effetti speciali per un’estetica accattivante del film. Londra invasa da una tempesta di sabbia, le fughe a perdifiato dei protagonisti, la discesa nelle oscurità della terra alla ricerca della verità, sono momenti da non perdere per un appassionato di film di avventura.

Tom Cruise in La Mummia

Tuttavia La Mummia non riesce ad essere originale, poiché sembra pescare riferimenti e citazioni da un cinema già ben noto a pubblico e critica. Ma come nuova visione di un’icona del passato si può considerare riuscita, anche grazie al personaggio di Russell Crowe nei panni del Dottor Jeckyll e Mr. Hyde per cui tutti speriamo di vedere uno spin-off al più presto. Sicuramente La Mummia ci ha incuriosito e non vediamo l’ora di vedere le nuove avventure che animeranno questo Dark Universe, molto dark.