Il 10 Giugno arriva nelle sale italiane “London Boulevard”, il nuovo film di cui William Monahan, sceneggiatore di “The Departed“, firma sia la regia che la sceneggiatura. Ispirato al romanzo di Ken Bruen, questo film è ambientato in una Londra davvero eterogenea. Dai quartieri residenziali caratteristici, strade piene di negozi e classici pub inglesi, si passa ad una periferia grigia ed inquietante che nasconde piccoli teppistelli e una grande organizzazione criminale capitanata dal boss Gant (Ray Winston) un uomo senza scrupoli e privo di qualsiasi forma di moralità ed etica.

Mitchel, interpretato da Colin Farrell, è un criminale che dopo tre anni di carcere vuole ripulire un po’ la sua vita e trovare un modo onesto di fare soldi, poiché ha valutato gli errori del passato. Ma, la sua impresa di redenzione si rivela più difficile del previsto, poiché un amico e compagno di illegalità lo trascina di nuovo in un ambiente sporco e pericoloso, in cui il potente boss Gant comanda qualsiasi affare e Mitchell attira la sua attenzione come possibile nuova recluta del suo entourage criminoso. Intanto entra nella sua vita anche Charlotte (Keira Knightley), un’attrice solitaria e ormai preda delle sue paure e depressioni, che vive isolata nella sua casa piena di tesori tra quadri, macchine di lusso e un eccentrico amico e assistente hippy che la cerca di aiutare per quanto possibile nella quotidianità. L’attrice propone a Mitchel di lavorare per lei come sua guardia del corpo, poiché la casa è sempre circondata da paparazzi petulanti e aggressivi che si intrufolano anche nel giardino pur di rubare una foto.

Il cast di questo film è senza dubbio molto bravo e i rispettivi ruoli calzano a pennello, su tutti Colin Farrell e Keira Knightley riescono a creare un’intensa alchimia nei panni di questa coppia un po’ insolita, legata da un sentimento che nasce senza un vero e proprio significato. Infatti la trama di “London Boulevard” si percepisce come slegata, ovvero tante storie in una, che non sembrano portare da nessuna parte. La storia d’amore dei due protagonisti nasce da un giorno all’altro come un elemento quasi inutile alla storia, come una svolta forzata della trama che va a ricordare anche il luogo comune, già ripreso in molti film, della guardia del corpo che si innamora della sua protetta.
Inoltre anche la storia personale, il passato, il presente e le decisioni di Mitchel sono trattate solo superficialmente, rendendo difficile il coinvolgimento del pubblico nella storia. Monahan non è riuscito a mettere in scena una storia brillante e dinamica, infatti ci sono molti momenti morti, riempiti soltanto da una musica sullo stile Beatles e Bob Dylan del tutto fuori luogo, che fa sembrare il film più un video musicale che un thriller per il cinema. Lo stile registico e la fotografia sono notevoli e una base per un buon film c’è, ma l’effetto finale che “London Boulevard” trasmette è una trama confusionaria, con ingredienti mal amalgamati tra di loro, che lasciano incompleto il prodotto.