L’Orso d’Oro della 62° Berlinale ai fratelli Taviani. Ecco tutti i vincitori.

 

I fratelli Paolo e Vittorio Taviani hanno vinto l’Orso D’Oro della 62esima edizione della Berlinale. Con il loro film “Cesare deve morire” si interrompe l’assenza dell’Italia dal podio del Festival di Berlino, erano infatti ben 21 anni che un italiano non vinceva questo premio, dal lontano 1991, in cui aveva ottenuto il riconoscimento Marco Ferreri con il suo “La Casa del Sorriso”.

Orso d'Oro ai Fratelli Taviani
Orso d'Oro ai Fratelli Taviani

Cesare deve morire” è stato girato in sei mesi interamente all’interno del carcere romano di Rebibbia, nella sezione “Fine pena mai“. Racconta la storia di un gruppo di detenuti che si prepara a interpretare sul palcoscenico la tragedia di Shakespeare Giulio Cesare. I due fratelli, che vinsero nel lontano 1977 la Palma D’Oro al Festival di Cannes, per “La Notte di San Lorenzo” hanno così commentato la vittoria: “Questo premio ci dà gioia soprattutto per chi ha lavorato con noi. Sono i detenuti di Rebibbia guidati dal regista Fabio Cavalli che li ha portati al teatro. Questi detenuti-attori hanno dato se stessi per realizzare questo film” ha detto Paolo, mentre Vittorio ha aggiunto “Grazie alle parole sublimi di Shakespeare, questi detenuti sono tornati alla vita e a loro va il nostro saluto“.

Salutiamo quindi a testa alta la kermesse tedesca, ed arrivederci al prossimo anno.

Ecco il trailer ufficiale di “Cesare deve morire“:

Tutti i vincitori:

Orso d’oro: Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani

Gran premio della giuria: Just the Wind di Benedek Fliegauf

Orso d’argento per la miglior regia: Christian Petzold per Barbara

Orso d’argento per il miglior attore: Mikkel Følsgaard per En Kongelige Affair

Orso d’argento per la miglior attrice: Rachel Mwanza per Rebelle

Orso d’argento per la miglior sceneggiatura: Nikolaj Arcel e Rasmus Heisterberg per En Kongelige Affair

Orso d’argento per il contributo artistico: Lutz Reitemeier per White Deer Plain

Premio Alfred Bauer per un lavoro di particolare innovazione a Tabu di Miguel Gomes.

Menzione speciale: L’enfant d’en haut di Ursula Meier

Miglior film d’esordio: Kauwboy di Boudewijn Koole

Panorama Audience Award al miglior film di finzione:

1. The Parade

2. Diaz – Non pulire questo sangue

3. Xingu

Panorama Audience Award al miglior documentario:

1. Marina AbramovicThe Artist is Present

2. Call Me Kuchu

3. La Vierge, les Coptes et Moi