Matteo Garrone presenta Il Racconto dei Racconti: “Con questo fantasy mi gioco tutto”

Si è tenuta questa mattina al cinema Adriano la conferenza stampa del nuovo interessante film di Matteo Garrone: Il Racconto dei Racconti. Interpretato da Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, John C. Reilly, Alba Rohrwacher e Massimo Ceccherini Il Racconto dei Racconti è uno spettacolare affresco fiabesco liberamente tratto da Lo Cunto de li Cunti di Giambattista Basile che racconta tre diversi episodi che vedono come protagonisti re e regine, regni senza tempo, orchi, draghi, creature straordinarie e artisti di circo. Potete trovare qui sotto le dichiarazioni rilasciate dal regista Matteo Garrone durante la conferenza stampa di presentazione del film:

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Perché ha deciso di portare sul grande schermo i racconti di Basile?

Basile é un autore che ho sentito subito familiare. Quando ho letto i suoi racconti sono rimasto colpito dalla ricchezza visiva, dalla bellezza dei personaggi e dalla originalità delle storie. Avventurarmi nel genere fantasy é sicuramente una scelta incosciente e fatta per mettermi nei guai. Solitamente nei miei precedenti film partivo dalla realtà contemporanea ed arrivavo al genere fantastico. Qui é stato il contrario. Poi vengo da una formazione pittorica ed il fantasy è un genere che sentivo vicino ad alcune mie caratteristiche dell’essere artista. Inoltre mi piacerebbe far raggiungere a Basile un pubblico più ampio perché anche se in pochi lo sanno Basile ha ispirato i Fratelli Grimm.

Quale è il rischio di fare un film dal respiro così internazionale?

I rischi sono molti. Questo film ha attraversato tantissime difficoltà sin dalla fase produttiva. Sicuramente ci sono state grandi difficoltà tecniche. In un fantasy gli effetti speciali sono fondamentali. Avevamo sempre il green screen intorno a noi e talvolta mi risultava difficile capire quale sarebbe stata l’immagine finale. Ma è stata comunque una bella avventura. Mi auguro che il pubblico si emozioni in sala.

Quale è il ruolo della cultura italiana in questo film?

La cultura italiana ha un ruolo molto forte. Uno dei rischi più grandi di un film come questo era fare una imitazione dei fantasy americani. Il mio obiettivo invece era sviluppare un film spettacolare ma dotato di una sua autenticità. Ed il fatto di girarlo nel nostro paese mi ha consentito di mantenere le radici italiane più solide.

Come avete scelto le locations del film?

Ci sono voluti otto mesi per trovare le locations. La linea guida era trovare luoghi reali che sembrassero però costruiti in studio. Il film si muove tra realismo e fantasia come quei classici film dove anche se senti l’artificio ti accorgi che hanno una loro verità. Il mio obiettivo era proprio fare un film artificiale ponendo però una grande attenzione alla verità.

Quale è il tema portante di questo film?

Sicuramente il desiderio muove i personaggi del mio film. Ma anche le trasformazioni del corpo sono sempre state una mia ossessione. Poi è sorprendente la modernità dei racconti di Basile che già nel 1600 affrontava temi come la chirurgia plastica ed il lifting.

Come ha scelto gli attori?

Sicuramente la fisicità ha avuto un ruolo di primo piano. Ad esempio Salma Hayek mi è sembrata subito l’attrice perfetta per interpretare una regina del seicento spagnola. E Cassel nel suo passare con tranquillità da una parte comica ad una più drammatica è perfetto per incarnare il suo personaggio. Il lavoro che ho fatto con gli attori è stato molto simile a quello di sempre. Abbiamo parlato molto dei personaggi. Li ho lasciati liberi di costruire il loro personaggio come meglio credevano. Nei miei film spesso personaggio e persona finiscono con il diventare una cosa sola.

Come ha scelto i racconti da rappresentare?

C’erano tantissimi racconti molto belli ed alcuni avevamo anche iniziato a sceneggiarli. La scelta è stata difficile. Abbiamo deciso di mettere insieme queste tre storie semplicemente per una scelta tematica.

Quale è la sua sensazione sull’essere in concorso a Cannes con altri due registi italiani?

Questo film nasce più per il pubblico che per i Festival. Il premio migliore è se va bene in sala. Il fatto di essere in concorso con altri registi italiani è un grande orgoglio per il nostro cinema. Siamo registi molto diversi e facciamo film che non si somigliano molto. É un segnale importante perché vuol dire che il cinema italiano sta raggiungendo sempre di più un livello internazionale.

Il Racconto dei Racconti verrà distribuito da O1 Distribution in tutti i cinema italiani il 14 maggio 2015.