Quale ruolo Marvel ha rifiutato Mel Gibson?

L’universo cinematografico Marvel sta crescendo così tanto che molti attori di Hollywood sono apparsi almeno una volta nei loro film. Per la maggior parte di loro, infatti, un ruolo nel franchise dei cinecomic è una buona mossa economica quanto promozionale. Ma a quanto pare la cosa non sembra interessare a Mel Gibson, dato che ha dichiarato di averne rifiutato uno. L’attore, infatti, durante alcuni giri promozionali al Festival di Cannes per la premiere di Blood Father, l’ultimo film di Jean-François Richet, ha rilasciato un’intervista dove ha rivelato di aver rifiutato una parte da protagonista nel film di Thor. In particolare, Gibson avrebbe svolto il ruolo di Odino, il Dio – padre del supereroe – che poi è finito per essere interpretato da Anthony Hopkins.

Ecco le dichiarazioni rilasciate al The Guardian: “Sì, molto tempo fa, ero stato scelto per interpretare il padre di Thor. Ma non l’ho fatto. Era una prospettiva interessante, ma Anthony Hopkins è stato così perfetto nel ruolo che oggi mi è difficile immaginare un altro attore altrettanto efficace nel ruolo. Hopkins ha fatto un ottimo lavoro e lo ha reso più memorabile di quello che altrimenti avrebbe potuto essere”. Gibson non è completamente contrario al successo dei cinecomic, però, quando è stato interpellato circa la popolarità del film di supereroi di oggi, Gibson ha rivelato quello che pensa davvero del sottogenere: “Alcuni sono buoni. Alcuni sono divertenti… come Guardiani della Galassia o il primo Iron Man. Alcuni invece sono davvero ripetitivi, come SpiderMan, e diventano semplici esercizi di stile.”

Poi Gibson ha concluso l’intervista con un pensiero sullo stato del cinema odierno: “C’è un leggero cambiamento nel cinema. Si tratta di un diverso tipo di business in questi tempi..credo che sia stato fatto per ottenere una maggiore varietà di storie, film e spettacoli. Ora non c’è più la possibilità di fare una profonda esperienza cinematografica. Penso che tale possibilità sia stata relegata al mondo del cinema indipendente – ma devono farlo due volte più veloce e per la metà dei soldi”.