La giovanissima attrice Mia Wasikowska, portata al successo da Tim Burton in Alice in Wonderland e recentemente apparsa al fianco della straordinaria candidata all’Oscar Glenn Close in Albert Nobbs, sarà la protagonista dell’adattamento cinematografico di Madame Bovary, il discusso capolavoro di Gustave Flaubert, padre del naturalismo francese. A dirigere la riproposizione cinematografica del best seller datato Aprile 1857, sarà la regista d’origini francesi Sophie Barthes che per questo suo nuovo progetto ha deciso di coinvolgere anche Paul Giamatti, già attore per lei nel 2009 in Cold Souls.

Mentre Mia interpreterà il ruolo di Emma, uno dei personaggi più scandalosi dell’Ottocento letterario francese, Giamatti sarà Monsieur Homais, farmacista del paese abitato dalla famiglia Bovary e stretto confidente di Charles, il marito di Emma. Il personaggio di Homais, si presenta nelle prime fasi della storia come assolutamente marginale; confinato nelle dinamiche cittadine delle quali tenta in ogni modo di farsi protagonista, sembra rimanere profondamente distaccato dalle pretese e dalle vicende di Emma che, sempre più distante dallo stretto provincialismo dal quale proviene, cerca in ogni modo di rincorrere i sogni di lusso e romanticherie appresi dalla lettura delle novelle popolari. Le fila delle vicende dei due personaggi finiscono però con l’intrecciarsi sul finale, dove il personaggio del farmacista diventa incautamente e inconsapevolmente chiave della conclusione del romanzo.

La sceneggiatura del film, le cui riprese sono previste per il prossimo inverno, è stata curata da un’altra donna, Rose Barreneche, mentre la produzione sarà affidata a Joe Neurauter e Felipe Marino. Un altro grande e discusso romanzo dell’Ottocento europeo s’inserirà dunque nel panorama cinematografico di quest’anno, dopo l’attesissima uscita il prossimo settembre di Anna Karenina. Ad accomunare questi due colossi della letteratura ottocentesca, non è soltanto l’imminente riproposizione cinematografica, quanto lo straordinario realismo e l’accesa polemica nei confronti della società a loro contemporanea che li rese vittime di critiche durissime, senza contare l’importanza di porre al centro della vicenda un personaggio femminile.