Mind The End, intervista all’autore della web serie Piergiorgio Seidita

Una delle web series più seguite fin dal 2011 è stata Mind The Series, scritta e diretta da Piergiorgio Seidita e prodotta dalla Eternity Production. Questa racconta di una inaspettata reunion tra cinque ex compagni di scuola, che diventa improvvisamente il motore di incredibili eventi e scoperte che spingeranno i ragazzi attraverso un percorso che li renderà, rivelazione dopo rivelazione, testimoni e protagonisti di una verità agghiacciante.

A settembre 2014 sarà mandato in onda l’incredibile finale di stagione Mind The End, con il cast composto da Cristian Ruiz, Pierangelo Menci, Elena Starace, Ilaria Alice Tore, Stefano Chiliberti, Tiziano Mariani ed Emma Marino. Lorenzo cerca la verità sulla morte di sua sorella Debbie. Chiederà aiuto agli ultimi sopravvissuti del vecchio gruppo di amici di lei, impegnato adesso, a distanza di 3anni, a rallentare la Rete Mind, gestita da Dimitri, un uomo con l’obiettivo di cancellare i ricordi delle persone, e ripulire gli errori commessi da esse. NewsCinema.it ha incontrato l’ideatore e regista del progetto, che ci ha svelato qualche curiosità sulla conclusione della storia e alcuni dettagli sulla produzione e realizzazione.

mind31) Come hai avuto l’idea originale per Mind The End?

Beh, sono partito dal soggetto iniziale di “Mind The Series” che fu scritto insieme a Damiano Ciano ed Emma Marino. Volevo fortemente un finale per questa serie, che ha portato a tutti noi una grande fortuna e visibilità, anche per il pubblico che l’ha seguita, e che ci chiedeva un finale. Da queste basi poi ho messo insieme le idee, i messaggi che avevo più a cuore, l’amore, l’amicizia, i rimpianti, i mezzi di comunicazione, troppo spesso abusati e che portano a trascurare le emozioni.

2) Rispetto a Mind the Series cosa è cambiato e perché?

In Mind The End c’è più azione, e i cattivi sono decisamente più spietati. Era una parte che avevo voglia di raccontare, anche per girare scene d’azione, fisicamente e tecnicamente difficili per me, mai fatte prime.

3) Come hai trovato il cast di questo episodio finale?

Due di loro erano del cast precedente. Per quanto riguarda i “nuovi arrivati” alcuni li conoscevo già, perché li avevo visti a teatro o in qualche cortometraggio. Altri, sono stati provinati e me ne sono innamorato.

4) Quali sono state le difficoltà più grandi o i momenti divertenti sul set?

Le grandi difficoltà sul set sono sempre le stesse, ritardi dovuti al tempo, imprevisti da sistemare all’ultimo momento, etc… I momenti più divertenti sono sicuramente gli errori degli attori, i pranzi, e le chiacchierate durante le pause, quando da staff si torna amici per qualche minuto.

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5) Hai dei modelli americani di serie tv o di regia da cui trai ispirazione? Quali sono le tue serie tv preferite?

Beh per quanto riguarda i registi Buz Luhrmann e Christopher Nolan, in assoluto. Per quanto riguarda le serie, sono vecchissimo in questo… sono rimasto fedele a Dawson’s Creek e Streghe.

6) Cosa pensi delle web series? Possono rappresentare il futuro delle serie tv o sono solo un’altra forma di narrazione ad episodi che raggiunge più facilmente gli spettatori?

Sicuramente molte delle serie web che ho visto potrebbero benissimo avere un futuro in tv. Non hanno nulla da invidiare a quelle che ci propongono in Italia. Per ora il web produce idee nuove, perchè c’è più libertà nel farle in quella piattaforma. Spesso invece, per la tv, bisogna fare dei compromessi nella scrittura o nella produzione. Limiti che causano una forte arretratezza nel gestire il mezzo.

mind7) Che distribuzione vorresti per Mind The End?

MIND nasce nel web e finirà sul web. Ovvio, non escludo la possibilità che un giorno possa girare una seconda stagione, chissà…

8) Quali sono i tuoi progetti futuri?

Crescere. Trovare nuove idee, scriverne e girarne di altre, collaborare con altri artisti che mi insegnino, come sempre, ad essere migliore… il resto, verrà da se.

9) E’ stato difficile mettere insieme la squadra di Mind e quanto tempo ci avete impiegato in tutto per terminare il progetto?

E’ sempre molto difficile creare un gruppo di lavoro, che per un bel po’ di tempo, diventa la tua famiglia. Credo sia sempre la parte più delicata e importante la pre produzione. Se perfezioni quella, quando arrivi sul set, il resto sarà tutto più semplice, o vivibile. Per Mind The End abbiamo girato per ben  due settimane.

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