Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, la recensione

Dal 15 Dicembre è al cinema Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali,  il nuovo film diretto da Tim Burton. Il regista, che torna dietro la macchina da presa dopo il debole Big Eyes, ora si affida alle pagine del romanzo di Ramson Riggs per cercare di ritrovare la verve di un tempo e catturare di nuovo il cuore del pubblico.

Il film che vede in Eva Green la sua iconica protagonista, è visibilmente di grande impatto. Tim Burton sembra aver perso parte del suo tocco magico, forse per colpa di una commercializzazione delle idee, ma questa nuova avventura è discreta nel suo complesso.

Protagonista del film è il giovanissimo Jacob Portman (Asa Butterfield) il quale, dopo la morte del nonno a cui era molto  legato, decide di intraprendere un viaggio in una sperduta isola del Galles, per cercare di ricostruire tutte le storie fantasiose che il nonno, appunto, ha tessuto per anni. Le storie di bambini speciali e dotati di incredibili qualità, hanno stimolato la fantasia di Jacob e, nonostante la titubanza del padre, il ragazzo decide comunque di intraprendere questo viaggio verso l’impossibile. La fantasia supera la realtà quando Jacob incontra la leggendaria Miss Peregrine (Eva Green), la governante de ‘La casa dei Bambini Speciali’, la quale fin da subito accoglie a braccia aperte il ragazzo dai profondi occhi blu. E mentre Jacob prende familiarità con gli abitanti della casa, un potere ancestrale torna ad incutere timore, un potere antico e perverso, una minaccia che forse solo l’acume di Jacob può debellare definitivamente.

La favola dark di Tim Burton

E’ una favola a tinte dark quella di Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali, un racconto intimistico, di grande impatto visivo e molto vicino – per usi e costumi – ai moderni young adult, ma poteva essere più emozionante. Infatti la trama è confusa, intrigante per la prima mezz’ora ma a tratti includente per i restanti minuti, e non basta la bellezza e l’affabilità di Eva Green per fare la differenza, tanto è vero che Tim Burton finisce per realizzare un film che convince soprattutto per i suoi magnifici effetti speciali.

Personaggi di grande appeal

Seppur il regista anche questa volta si diletti nel tratteggiare personaggi dal grande appeal, celebrando come da consuetudine la loro diversità, manca una pungente ironia (che traspare molto velatamente nell’interpretazione di Samuel L. Jackson). Non c’è un personaggio forte oltre Miss Peregrine, anche se gli effetti speciali sono da capogiro e ci sono molte trovate ad effetto nel pennellare le caratteristiche di questi bambini speciali.

Il poeta dell’oscuro, il regista dei diversi e dei ‘freak’, delude un po’ le aspettative, ma Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali è comunque un film di intrattenimento per tutti, che non raggiunge il livello di Edward Mani di Forbici e Big fish, ma sembra più un’incursione di Burton nella sfera dello young adult contemporaneo.

Qui potete vedere cosa ci ha raccontato Tim Burton nella video intervista a Roma.