“Mon Pire Cauchemar”, la recensione

L’atmosfera è calda in questi giorni al Festival Internazione del film di Roma all’Auditorium Parco della Musica, in particolare la densità dell’affluenza del pubblico adolescente e non è stata davvero sorprendente.Uno dei film più acclamati di questi giorni è stato sicuramente Mon Pire Cauchemar, nella selezione ufficiale fuori concorso, traducibile in italiano con Il mio peggiore incubo, un film di cui si è parlato e si parla molto.

Il lungometraggio è di produzione Belga e Francese e in Italia è distribuito da BIM, la regista e l’attrice sono state molto acclamate in sala dove è stato proiettato il film per il pubblico, per merito del lavoro eccellente e divertente che hanno regalato a tutti quanti, dimostrando la vivacità del cinema Europeo. Il lungometraggio parla principalmente di due persone, una donna ed un uomo, che non potrebbero essere più diversi. Lei, Agathe (interpretata da Isabelle Huppert) vive con figlio e compagno (André Dussollier) in un ricco appartamento di fronte all’elegante parco del Lussemburgo; lui si chiama Patrick (Benoît Poelvoorde) e vive con suo figlio in un camioncino, parla in modo sboccato e fa battute a sfondo sessuale, oltre ad amare relazioni focose con ragazze di grossa taglia.

Mentre lei è direttrice, peraltro molto severa, di una fondazione di arte contemporanea, Patrick vive soprattutto grazie ai sussidui della previdenza sociale. I loro due mondi verranno messi a confronto e si incontreranno a causa dei loro rispettivi figli, che sono amici inseparabili. Una favolosa Isabelle Huppert (Il Buio nella mente, Un affare di donne) tiene il film fin dall’inizio, mentre è Benoît Poelvoorde (Kill me please) che fa prima sorridere e poi ridere di gusto. La sceneggiatura è molto interessante, brillante e sicuramente divertente, anche se a tratti forse un po’ volgare, originale ed accattivante la colonna sonora. Un ottimo lavoro della regista lussemburghese Anne Fontaine, regista nota al grande pubblico soprattutto per aver diretto Coco Avant Chanel – L’amore prima del mito con Audrey Tautou.