Nemiche per la Pelle, la recensione della commedia con Margherita Buy e Claudia Gerini

Cosa potrebbe succedere se due donne che non si sopportano dovessero crescere insieme un bambino che il loro ex marito ha avuto con una terza donna in seguito ad una insolita eredità? Questo è quello che accade in Nemiche per la Pelle, il nuovo film di Luca Lucini con Margherita Buy e Claudia Gerini, nelle sale dal 14 Aprile 2016. Lucia e Fabiola sono due donne completamente diverse: la prima segue uno stile di vita new age e spirituale, ma non riesce ad impegnarsi in una vita di coppia e ad assumersi responsabilità durature; la seconda mette il lavoro sempre al primo posto e l’ultima cosa che immagina è diventare madre. Sono state sposate con lo stesso uomo che scompare improvvisamente all’inizio del film, mettendo Lucia e Fabiola in una situazione bizzarra e difficile, soprattutto quando entra in scena un bambino cinese in cerca di una nuova famiglia. Facile immaginare la dinamica di questa storia che Lucini ha deciso di affrontare con il registro della commedia leggera e spensierata, puntando molto sulle due attrici protagoniste che funzionano perfettamente insieme. “Sono due persone profondamente egoiste che trovano un’ umanità proprio grazie agli accadimenti del film. Maturano in seguito a questo fatto improvviso” ha spiegato il regista in conferenza stampa.

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Infatti Nemiche per la Pelle risulta essere un film divertente e piacevole, che intrattiene delineando tuttavia la condizione sociale contemporanea della donna che spesso deve fare i conti con il suo istinto naturale di diventare madre. “Gerini e Buy sono complementari sulla scena, come Jack Lemmon e Walter Matthau. C’è una tridimensionalità dei personaggi che regala molto al film, con una parte di commedia più divertente. Si parla del rapporto della donna con la maternità, la creazione di una famiglia, ma tutto è reso con il tono della commedia e con una certa femminilità” ha aggiunto Lucini. Lucia e Fabiola sono apparentemente diverse, ma in realtà hanno le stesse fragilità e un’insicurezza che le accompagna da sempre. L’arrivo di questo bambino le mette davanti ad una importante decisione, che le spinge a togliersi una maschera e ad affrontare la realtà, cercando anche una nuova armonia tra di loro. Il film ha un buon ritmo, scandito da battute esilaranti per quanto naturali. La sceneggiatura è lineare e non permette di far scadere la commedia in una farsa, ma tiene bene le redini della struttura narrativa, portando ad un effetto finale convincente. La scelta vincente è sicuramente la coppia protagonista formata da Margherita Buy e Claudia Gerini, legate da una chimica costruita sul contrasto di amicizia e rivalità che è il motore del film. Come ha affermato la Buy “Far venire fuori i mondi femminili in modo esasperato è molto divertente“.

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