Ningyo, Gabriele Mainetti ci parla del suo corto modulabile Renault (video)

Alla 73° edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia abbiamo incontrato Gabriele Mainetti, regista del successo tutto italiano Lo Chiamavano Jeeg Robot, in occasione dell’ anteprima del suo cortometraggio Ningyo realizzato per promuovere la nuova auto Renault. Qui sotto la nostra video intervista al regista romano, che insieme agli attori Alessandro Borghi e Aurora Ruffino ci hanno parlato di questo originale progetto di cortometraggio modulabile che lascia allo spettatore la possibilità di giocare e scegliere la sua storia.

Tre moduli costituiscono la narrazione permettendo la creazione di ben sei racconti diversi che raccontano una storia d’amore impossibile tra un giovane uomo elegante e un’affascinante sirena che ha perso la strada di casa e chiede aiuto per raggiungere nuovamente il mare. Facile riconoscere le location romane, dalla Colombo alla Via del Mare, fino alla suggestiva e storica Piazza Mattei dove sorge la fontana con le tartarughe che ha sedotto anche Woody Allen per il suo To Rome with Love.

Gabriele Mainetti non nasconde ancora una volta la sua passione per la cultura orientale, ispirandosi all’omonimo cortometraggio animato Ningyo di Osamu Tezuka del 1964, ma mantiene il suo stile dinamico ed intrigante arricchito da una serie di effetti speciali di alto livello. Scritto da Nicola Guaglianone questo cortometraggio prodotto da Think Cattleya unisce romanticismo, poesia e magia con un simbolismo semplice ed emozionante. Dopo l’anteprima a Venezia, questo progetto sarà presentato a Roma in una location di impatto ancora ignota, ma per la Nuova Renault Scénic si prevede una promozione in cui regneranno design, tecnologia e modularità con un occhio al cinema in grado di aggiungere quel fascino della creatività che colpisce il pubblico.