Una risata li seppellirà con la speranza che il piano B guarisca i fallimenti” ha dichiarato Claudio Amendola durante la conferenza stampa di presentazione del film Noi e la Giulia, scritto e diretto da Edoardo Leo. L’attore e regista romano torna nelle sale italiane dal 19 Febbraio, con l’adattamento cinematografico del simpatico romanzo di Fabio Bartolomei, intitolato Giulia 1300 e altri miracoli, per una commedia corale frizzante e divertente, forte di un cast di alto livello che comprende Luca Argentero, Carlo Buccirosso, Claudio Amendola, Stefano Fresi e Anna Foglietta

TRAMA NOI E LA GIULIA

Tre falliti che non si conoscono, alla ricerca di un qualcosa che possa cambiare la loro vita infelice e piatta, decidono di avviare un’attività insieme. Comprano un vecchio casale in campagna con il sogno di ristrutturarlo e aprire un agriturismo con tutte le carte in regola. Ma, dopo pochi giorni dall’inizio dei lavori, bussa alla porta un camorrista che li minaccia chiedendogli soldi in cambio di protezione, presentandogli i rischi di quel territorio. Quando al gruppo si unisce Sergio, un cinquantenne rivoluzionario ed Elisa, una giovane donna incinta un po’ fuori di testa, le cose prendono una strana piega, che porta Diego, Fausto e Claudio a resistere, portando avanti il loro progetto senza abbandonare il sogno per paura.

noi e la giulia

RECENSIONE

Edoardo Leo conferma ancora una volta il suo talento nel raccontare storie coinvolgenti, che fanno sorridere ed emozionare, rinnovando la struttura più classica della commedia italiana. La sceneggiatura scritta insieme a Marco Bonini, parte sicuramente dall’ottima base del libro al quale si ispira il film, ma riesce a mantenere costante e dinamico il ritmo, grazie a dialoghi frizzanti e puntuali, e alla presenza di personaggi irresistibili e ricchi di particolari. “Io interpreto un italiano medio, un qualunquista. Se uno così lo metti in un posto dove i suoi amici sono un nero, un camorrista e un comunista…è ovvio che succede qualcosa. Però volevo raccontare la storia di un sopruso quotidiano, che molti di noi accettano come narcotizzati, mentre qui i protagonisti dicono: “ora te la dò una pizza!” ha spiegato Edoardo Leo. Noi e la Giulia, infatti, è un film costruito sui personaggi, che rispetto al libro hanno trovato una caratterizzazione più definita e originale, che li rende tutti interessanti e curiosi da conoscere. “Lo conosco bene Sergio, il suo dramma interiore, la sua rabbia repressa, e le magliette che indossa sono le mie! Quando Edoardo mi ha detto di leggere il libro un po’ di tempo fa, mi sono accorto subito che Sergio era molto simile a me e ad alcuni miei amici. E’ stato importante per me fare questo personaggio, dargli  l’autoironia, quella parte comica nella sua serietà” ha raccontato Amendola, mattatore del gruppo insieme all’esilarante Buccirosso che riesce, anche in questa occasione, a regalare un tocco di umorismo e simpatia naturale e decisiva.

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La sceneggiatura brillante e lineare è cullata da un paesaggio magico e rilassante e da una colonna sonora suggestiva e romantica, che crea un’atmosfera anni ’70. Lo stratagemma per cui si avverte all’improvviso nell’aria un brano di musica classica, proveniente dalla radio difettosa della macchina nascosta sottoterra, è un particolare che allontana questa commedia dal realismo e permette allo spettatore di sognare insieme ai protagonisti un mondo migliore, dove i sogni abbiano il giusto spazio per respirare e aumentare la speranza. Sulle orme di Ettore Scola, Edoardo Leo fa riflettere su tematiche socio-politiche abbracciando una storia con la chiave del commediante, come lui stesso afferma: “Oggi fare commedia in Italia, serve a raccontare cosa ci succede. Matteo Garrone lo fa con l’occhio d’ autore, mentre io sono un commediante e voglio raccontare semplicemente una bella storia che emozioni il pubblico. Affronto certi temi ma con la lente deformante della commedia“.

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