Se ne è parlato soprattutto per l’assenza della star e del regista sul red carpet, ma Out of the Furnace è uno dei film in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma che ha raccolto gli applausi di critica e pubblico in sala. Diretto da Scott Cooper, questo film ambientato in quella parte dell’America lontana da grattaceli e glamour, vanta un cast d’eccezione che comprende Christian Bale, Casey Affleck, Willem Dafoe, Zoe Saldana, Woody Harrelson  e Forest Whitaker.

Sullo sfondo di una fotografia che sembra riproporre i paesaggi e le realtà della periferia americana ritratte da Gregory Crewdson, Cooper racconta un dramma familiare di due fratelli, molto uniti dall’affetto, ma molto distanti per il loro carattere e la loro visione del mondo. Russel (Christian Bale), un uomo con dei valori, instancabile lavoratore e innamorato di Lena, porta avanti la sua vita in modo onesto e tranquillo, preoccupandosi costantemente del futuro di Rodney, il fratello minore che, in congedo dall’esercito, non riesce a sentirsi utile e a trovare il suo posto. Interpretato da Casey Affleck, quest’ultimo sembra una calamita per i problemi e per guadagnarsi da vivere, entra nel giro delle lotte clandestine, un ambiente senza dubbio sporco e pericoloso che coinvolgerà anche la serenità di Russel in modo definitivo.

Schermata 2013-11-16 alle 14.08.26Out of the Furnace racconta quell’America nascosta, trascurata, fatta di case basse e bar avvolti dall’aria umida proveniente dai boschi circostanti, terreno fertile per il crimine, il traffico di droga e altri affari illeciti che coinvolgono la maggior parte della gente del posto. La gente per bene, i lavoratori e le loro famiglie  fanno fatica a rimanere in disparte, circondati dal marciume e dall’oscurità di personaggi senza scrupoli che agiscono indisturbati nelle loro zone. Cooper, attraverso una storia intensa e triste che affonda le radici nel classico dramma contemporaneo, denuncia alcune delle maggiori debolezze dell’America di oggi, come la semplicità di farsi giustizia da soli con il fucile e altri armi da fuoco disponibili ovunque senza problemi, i problemi psicologici e sociali che incontrano i ragazzi reduci dalla guerra e dalle esperienze militari in giro per il mondo, al quale il Paese chiede tanto, ma poi li lascia da soli senza un supporto o un aiuto concreto per rifarsi una vita normale da civile.  Le vite dei due fratelli sembrano proseguire su due filoni narrativi paralleli, che si incontrano solo alla fine, quando i fatti legano inevitabilmente i loro destini. Bale ed Affleck regalano due performance impeccabili ed emozionanti che trascinano lo spettatore nell’atmosfera, mostrando le debolezze e la sofferenza delle scelte difficili che entrambi devono affrontare. Una storia interessante, coinvolgente e utile come finestra sull’altra metà di un paese che denuncia benessere e prosperità, nascondendo la sua parte più triste e problematica sotto il tappeto.

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