Power Rangers, un reboot nostalgico e ambizioso

Dopo serie tv, film e adattamenti televisivi, il 6 aprile esce nei cinema italiani Power Rangers, il reboot del franchise nato in Giappone nel 1975 e riformulato negli Stati Uniti nei primi anni Novanta.

Diretto da Dean Israelite e interpretato da Dacre Montgomery, Becky G., Naomi Scott, RJ Cyler, Ludi Lin, Elizabeth Banks e Bryan Cranston, Power Rangers racconta la storia di cinque studenti con problemi di integrazione che, per uno strano scherzo del destino, diventano l’unica speranza per il pianeta Terra, minacciato dalla terrificante forza aliena di Rita Repulsa (Elizabeth Banks).

Guidati da Zordon (Bryan Cranston), i Power Rangers impareranno a fidarsi l’uno dell’altro dando vita al team di supereroi più amato di sempre.

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Dacre Montgomery, Naomi Scott, RJ Cyler, Ludi Lin e Becky G. interpretano i nuovi Power Rangers

Star Power

Con un budget di cento milioni di dollari, Power Rangers rilancia un franchise noto in tutto il mondo per il sapore nostalgico-trash. Dean Israelite, l’autore di Benvenuti a ieri, assolda un cast eccezionale guidato da teen star del calibro di Dacre Montgomery, Naomi Scott, RJ Cyler, Becky G. e Ludi Lin. Attori e cantanti che, strizzando l’occhio alle nuove generazioni, esaltano la forza (mediatica) dei Power Rangers.

Nonostante l’efficace team di supereroi, il film di Israelite brilla per la straordinaria partecipazione di Bryan Cranston ed Elizabeth Banks. L’iconico interprete di Breaking Bad è Zordon, la guida dei fantastici cinque, e la star di Pitch Perfect è Rita Repulsa, la super-villain che consacra la forza del reboot. Uno Star Power che dona nuovo smalto alle avventure dei discendenti dei Super Sentai nipponici.

Power Rangers
Guidati da Zordon, i Power Rangers difendono la Terra dalla terrificante Rita Repulsa

Un reboot tra classicismo e modernità

Non è un caso che tra i brani dell’esplosiva colonna sonora ci sia Power di Kanye West. Una hit che, nella sua aggressività, esalta il respiro pop del reboot di Israelite.

Caratterizzato da una messa in scena legata al cinecomics classico (I Fantastici Quattro) ma aperta alla modernità (Chronicle), Power Rangers rende cinematografico un franchise creato per la televisione.

Tra effetti speciali improbabili, combo di arti marziali e villain patetici, le versioni precedenti toccavano le vette del trash. Una fragilità che trascende il reboot di Israelite che attualizza gli eroi più sopravvalutati della storia in un momento di cinecomics-mania.

Fotografato da colori freddi e patinati, Power Rangers sintetizza il cinema-giocattolo attraverso rimandi alla sigla originale, citazioni  di Transformers (Red Ranger si scusa con una Camaro gialla del 1974 chiamandola Bumblebee), giochi di regia (spettacolare l’incidente a trecentosessanta gradi che apre la pellicola) e battute scult. Una pellicola che, pur non aggiungendo nulla al cinecomics contemporaneo, ha il pregio di non svalutarlo come il disastroso I Fantastici Quattro di Josh Trank.

Giocando col passato, Power Rangers guarda al futuro attraverso straordinarie sequenze d’azione, spunti per il sequel (vi suggeriamo di restare in sala dopo i titoli di coda) e un pizzico di quella leggerezza che fa bene al cuore e all’anima.

Power Rangers verrà distribuito da 01 Distribution nei cinema italiani il 6 aprile 2017.

Trailer – Power Rangers